Un’orchestra di 90 giovani suonerà in quattro date dal 14 al 17 dicembre
SIENA. Una collaborazione internazionale tra i quattro Conservatori toscani e l’Hopkins Center for the Arts at Dartmouth College (USA) porterà in Toscana un’orchestra sinfonica di 90 elementi formata da studenti americani e italiani.
Il progetto, sostenuto e promosso dalla Regione Toscana, è stato presentato oggi, 12 dicembre. Con Eugenio Giani i rappresentanti istituzionali dei quattro Conservatori coinvolti: il Rinaldo Franci di Siena, il Luigi Cherubini di Firenze, il Pietro Mascagni di Livorno e il Luigi Boccherini di Lucca.
La tournée toscana: quattro città per un unico grande progetto. È dal 9 dicembre che gli studenti sono impegnati a Firenze in sessioni di prova e occasioni educative condivise che culmineranno, oggi, alle 15 con una preview nella Sala del Cenacolo della Caserma Simoni. A seguire, l’orchestra sarà protagonista di quattro concerti gratuiti, aperti al pubblico, sempre alle ore 21, nelle principali città della Toscana: il 14 dicembre l’orchestra si esibirà al Teatro Goldoni di Livorno, per poi proseguire il 15 dicembre nella Chiesa monumentale di San Francesco a Lucca. Il 16 dicembre sarà la volta del Teatro Verdi di Firenze, mentre il 17 dicembre il progetto troverà il suo culmine al Teatro dei Rinnovati di Siena, per un concerto che celebra la collaborazione tra i Conservatori toscani e l’Hopkins Center for the Arts (“The Hop”).
Mahler al centro della tournée. Sotto la direzione del maestro Filippo Ciabatti, direttore dei programmi orchestrali e corali del Dartmouth College, i giovani affronteranno un repertorio che raramente è possibile eseguire nel precorso accademico, per le dimensioni dell’organico orchestrale e le complessità richieste: la Prima Sinfonia e i Lieder eines fahrenden Gesellen di Gustav Mahler.
Formazione, scambio e crescita internazionale. Il progetto nasce dalla volontà di valorizzare il talento degli studenti, promuovere un dialogo interculturale e offrire un’esperienza di studio e performance che unisce rigore, creatività e confronto internazionale. L’accordo siglato con Dartmouth prevede infatti un percorso articolato che, oltre alla tournée, include attività formative comuni – prove orchestrali, laboratori, momenti di approfondimento – pensate per favorire lo scambio diretto tra i giovani musicisti delle due realtà accademiche.






