Giovedì 10 luglio 2025, alle 18, evento nel cortile di Palazzo Chigi Saracini a Siena, Cento Pierre Boulez, un incontro con una rosa di autorevoli ospiti

SIENA. Il nutrito programma di eventi specificamente concepiti per l’occasione delle celebrazioni del centenario della nascita di Pierre Boulez da parte del Chigiana International Festival, quest’anno, comprende anche alcuni incontri che intendono contribuire a rinnovare la percezione, oltre che ad ampliare la conoscenza, dell’opera e della figura del geniale musicista francese. Tra questi, giovedì 10 luglio 2025, alle 18, nel cortile di Palazzo Chigi Saracini a Siena, Cento Pierre Boulez, un incontro con una rosa di autorevoli ospiti, quali il critico musicale e studioso Sandro Cappelletto, il videoartista e filmmaker Robert Cahen, il compositore Philippe Manoury, il musicologo e studioso dell’opera di Boulez Philippe Albéra, la musicologa Susanna Pasticci, direttrice di Chigiana. Journal of Musicological Studies e lo storico della musica Gianfranco Vinay, condotto da Stefano Jacoviello, responsabile dei Progetti Culturali dell’Accademia Chigiana. Dopo l’incontro, alle 21.15, al Cinema Alessandro VII, in Piazza dell’Abbadia, avrà luogo la proiezione del film Boulez Répons di Robert Cahen, con l’introduzione di Raffaele Pozzi e dello stesso regista e autore Robert Cahen.
Nelle stesse ore, la Chigiana continua la sua opera di diffusione della grande musica cameristica nei luoghi più suggestivi delle Terre di Siena, grazie alla programmazione della linea Off the wall. Alle 19.30, presso l’Azienda Vallepicciola (in Strada Provinciale 9 di Pievasciata, 21) a Castelnuovo Berardenga si terrà il concerto del corso di Quartetto d’archi, di cui è docente il celebre violoncellista inglese Clive Greensmith, in collaborazione con il Consorzio Vino Chianti Classico.
Per capire la portata del film Boulez Répons di Robert Cahen, un vero e proprio video d’artista, bisogna partire dall’opera musicale di Boulez che lo ha ispirato e dalla cui esecuzione il film prende vita. “Répons” è uno dei più grandi capolavori di Pierre Boulez, un’opera per sei solisti, ensemble strumentale e sistema digitale in tempo reale (la celebre 4X ideata e realizzata dal fisico italiano Giuseppe Di Giugno, che sarà presente al Festival con una lecture a Siena il 18 luglio alle h.16:00), presentata per la prima volta dal vivo nel 1981. In Boulez Répons Robert Cahen si è assunto il compito di trasmetterci questa realizzazione attraverso il video: filma i musicisti, aggiunge onde e fogliame e sovverte questo materiale visivo. Taglia, rallenta, moltiplica e frantuma l’immagine, creando un universo fantastico che accentua l’aspetto senza tempo e quasi impressionistico della musica, che è eseguita dall’Ensemble Intercontemporain diretto da Pierre Boulez. “Quando un ascoltatore-creatore cattura, estende, rigenera e ricompone, per poi concretizzare le esplosioni e le onde in immagini, il risultato è Boulez-Répons, un film meraviglioso”, afferma Michel Chion, compositore e teorico del cinema, che di Robert Cahen è stato maestro.
Artista video, regista e compositore di formazione, Robert Cahen, dopo studi nella musique concrète con Michel Chion e Pierre Schaeffer al CNSM di Parigi, entra nel Groupe de Recherches Musicales dell’Office de Radiodiffusion Télévision Française. Dagli anni ’70 applica le tecniche della musica concreta al video, esplorando il tempo, la memoria e la percezione attraverso rallentamenti, sovrapposizioni e metamorfosi sonore/visive. Le sue opere sono ospitate da collezioni prestigiose (MoMA, Centre Pompidou). Ha ricevuto vari riconoscimenti, tra cui la Villa Médicis Hors les Murs. Una retrospettiva al Jeu de Paume (2010) e una mostra al MAMCS (2014) hanno celebrato la sua carriera.
Pierre Boulez era nato a Montbrison nel 1925. Allievo di O. Messiaen e di R. Leibowitz, è stato uno dei più celebri e apprezzati compositori della nuova avanguardia musicale post-weberniana. Compositore di musica acustica ed elettroacustica, si è interessato all’inizio della sua carriera compositiva anche di musique concréte e ha svolto un’intensa attività di esecutore come pianista per poi dedicarsi con grande successo alla direzione d’orchestra .
Dal 1955 ha organizzato a Parigi i concerti del Domaine musical; ha tenuto inoltre corsi di composizione a Darmstadt e insegnato (dal 1960) all’Accademia di musica di Basilea e a Siena, all’Accademia Chigiana nel 1980, di cui è stato più volte ospite come direttore e compositore negli anni successivi.
Fra i principali lavori del suo primo periodo di attività figurano le composizioni vocali-strumentali Le visage nuptial (1946-1950), Le marteau sans maître (1954), Improvisation sur Mallarmé (1958), alcune sonate per pianoforte, per due pianoforti, per flauto e pianoforte, il Livre pour quatuor à cordes (1949). Caratteristica dell’attività compositiva di Boulez, specialmente negli ultimi decenni del 20º sec., è stata la costante rielaborazione di propri lavori, o di parte di essi, spesso a distanza di molti anni dall’opera originaria, in una forma che egli stesso definisce “a spirale” (Notations per piano, del 1945, viene ripensato in versione orchestrale nel 1980). Ne è derivato un corpus particolare, fitto di relazioni e rimandi interni che attraversano l’evoluzione del linguaggio e della ricerca musicale di Boulez.
La creazione nel 1976 dell’IRCAM, del quale è stato direttore fino al 1992, ha impresso un ulteriore impulso a tale percorso; tra le opere ricordiamo ancora: Répons (1980-88, ma in continua evoluzione); … explosante-fixe… (1991-95); Incises per piano (1994); Dérive (1996), che discende a sua volta da Répons; Anthèmes 2 (1997). A partire dagli anni Settanta, e in particolare dalla creazione dell’Ensemble InterContemporain (1975), l’impegno di ricerca e quello di direttore d’orchestra hanno preso il sopravvento. Per il centenario del Nibelungenring ha diretto nel 1976 a Bayreuth un nuovo, leggendario allestimento della tetralogia di Wagner, con la regia di Patrice Chéreau, poi oggetto di registrazioni audio e video.
Tra le sue interpretazioni, fondamentali specie per quanto riguarda il primo Novecento, vanno ricordate inoltre la prima esecuzione integrale di Lulu di A. Berg (1979) e il nuovo allestimento del Moses und Aron di A. Schönberg, presentato nel 1995 ad Amsterdam e nel 1996 al Festival di Salisburgo. Importante anche la produzione saggistica: Penser la musique aujourd’hui (Pensare la musica oggi) (1964), Relevés d’apprenti (Note di apprendistato) (1966), Points de repère (Punti di riferimento) (1981) e Les neurones enchantés (I neuroni magici. Musica e cervello) (con J.-P. Changeux e P. Manoury, 2014; trad. it. 2016). Tra i riconoscimenti ricevuti da Boulez vi sono il Glenn Gould Prize (2002) e il Leone d’oro alla carriera della Biennale Musica di Venezia (2012). Nel 2015, nella ricorrenza del novantesimo anno dalla nascita del Maestro, è stata pubblicata sotto il titolo The complete Erato recordings, la ristampa completa delle registrazioni da lui realizzate tra il 1966 e il 1992. Pierre Boulez è scomparso a Baden Baden il 5 gennaio 2016.
Biglietteria e informazioni – L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti previa prenotazione obbligatoria presso la Biglietteria di Palazzo Chigi Saracini, telefonando al numero 0577 220922 o scrivendo all’indirizzo biglietteria@chigiana.org da lunedì a sabato dalle ore 11 alle ore 18.
Programma
10 luglio 2025
Cortile Palazzo Chigi Saracini Siena, ore 18.00
CENTO PIERRE BOULEZ
Conversazione con:
Sandro Cappelletto / Robert Cahen / Philippe Manoury
Susanna Pasticci / Gianfranco Vinay
Conduce Stefano Jacoviello
Cinema Alessandro VII Piazza dell’Abbadia
ore 21.15
Proiezione
BOULEZ RÉPONS
film di Robert Cahen
Introduzione Raffaele Pozzi e Robert Cahen