In scena la Spellbound Dance Company

CHIUSI – Notte di grande danza e di emozionanti suggestioni, quella che si annuncia per domani (18 dicembre) al teatro Mascagni di Chiusi, firmata Spellbound Dance Company. In scena “Carmina Burana“, considerato dalla critica “uno degli spettacoli più belli ed intensi recentemente proposti dal mondo della danza italiana” (inizio ore 21.15).
Sul palcoscenico del teatro chiusino vanno tutta l’esperienza e la tecnica di Mauro Astolfi, direttore artistico della compagnia e tutta la sinuosità della danza contemporanea per uno spettacolo che è legato da sempre ad una storia mistica e affascinante, nata con il ritrovamento nel secolo XIII, di un manoscritto (più di trecento componimenti di vario genere) dell’abbazia di Benediktbeuren, da cui presero il nome.
Audace, burlesco, talvolta irridente persino nei confronti del Divino, lo spettacolo si articola in tre momenti fondamentali che, grazie alle capacità interpretative di Mauro Astolfi, riassumono la sfrontata rozzezza plebea e la raffinatezza cortigiana dei testi originali: si passa da una brutale aggressione sotto il cupo rombare della pioggia battente a una parte irriverente e grottesca che allude alle “giullarate”, per culminare in una scatenata esplosione delle passioni in una “taberna”, luogo di appagamento degli istinti primari, spesso identificato come bordello.
La coraggiosa sfida alle regole e ai tabù che si traduce sul palcoscenico con due oggetti simbolici: il primo un grande armadio, in cui i ballerini si “gettano” come abiti logori, luogo di ricordi di scheletri ipocritamente celati; il secondo una tavola imbandita che esibisce i corpi dei danzatori, come se fossero cibarie appetibili e tentatrici, liberando tutta la lussuria e la gola senza preoccuparsi troppo del “comune senso del pudore”. La scelta dei “Carmina Burana” nasce da un desiderio di reinterpretare dei canti che sempre hanno conquistato una propria autonoma dignità teatrale in sede concertistica per la loro dirompente vitalità e ritmo. La danza testimonia e cerca di fondere la sua forza narrativa con quella della musica come a riunire e a completare lo spirito dei “Carmina”. Nella raccolta, accanto a versi che esaltano il vino e l’amore, altri cantano la natura, altri condannano la dissolutezza del clero del tempo o incoraggiano le fanciulle a godere del piacere dei sensi. Alcuni versi richiamano all’amore ingenuo e popolaresco o lodano la taverna. Non mancano infine “canti crociati” con violenti attacchi alla corruzione del tempo e alla avidità di denaro: temi che esprimono grande vivacità di sentimenti ma che sottendono anche un’inquietudine spirituale e una forma di pessimismo. Il balletto di Mauro Astolfi traccia un percorso tra i sentieri dei “Carmina” come mezzo di espressione dello spirito inquieto dei goliardi, come fosse la loro poesia. “Carmina Burana” è l’ultima proposta dell’anno per il cartellone teatrale chiusino. I biglietti si possono acquistare alla biglietteria del teatro anche oggi, dalle 17.30 alle 19.30 (prezzo tra i 5 e i 16 euro).