Lo straordinario santuario etrusco e romano visibile dal 5 dicembre 2025 all’8 marzo 2026
SIENA. La mostra “Gli Dei ritornano. I Bronzi di San Casciano” arriva al Museo archeologico nazionale di Aquileia dopo le edizioni allestite nelle prestigiose sedi del Palazzo del Quirinale, del Museo archeologico nazionale di Napoli, del Museo archeologico nazionale di Reggio
Calabria e della James-Simon-Galerie di Berlino.
La mostra, a cura di Massimo Osanna e Jacopo Tabolli, è dedicata a una delle più importanti scoperte archeologiche degli ultimi decenni: lo straordinario santuario termale etrusco-romano di San Casciano dei Bagni. A partire dall’apertura il 4 dicembre 2025 e fino al’8 marzo 2026, al pubblico del Museo archeologico nazionale di Aquileia vengono presentati gli straordinari ritrovamenti effettuati nel santuario termale
di San Casciano dei Bagni: il più grande deposito di statue in bronzo di età etrusca e romana mai scoperto nell’Italia antica. L’esposizione, a cura di Massimo Osanna e Jacopo Tabolli, permetterà di ammirare un nucleo di più di trecento reperti, frutto delle campagne di scavo condotte tra 2022 e 2024 nel sito archeologico del Bagno Grande dall’Università per Stranieri di Siena, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo e il Comune di San Casciano dei Bagni.
Il suggestivo allestimento all’interno dei nuovi depositi del Museo archeologico nazionale di Aquileia arricchisce il percorso espositivo con le novità delle ultime campagne di scavo, esposte per la prima volta in Italia. Gli straordinari reperti raccontano secoli di devozione e di preghiere in un luogo caratterizzato dalla presenza di acque calde, che ha significativamente mantenuto nel nome la memoria della vocazione termale di questo territorio: donne e uomini, adulti e bambini, di culture e lingue diverse, hanno frequentato e condiviso lo stesso santuario, la cui sacralità era strettamente legata alla presenza di acque termali dalle spiccate qualità terapeutiche. Proprio il tema del contatto, dello scambio e delle contaminazioni tra culture sarà la chiave di lettura della edizione aquileiese della mostra, che si inserisce nel quadro delle iniziative programmate nell’ambito delle celebrazioni di GO!2025 – Nova Gorica-Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025, arricchendo il palinsesto degli eventi grazie all’alto profilo scientifico del progetto curatoriale e allo straordinario valore documentario dei reperti.
Il percorso espositivo
Il progetto della mostra inserisce il deposito votivo del Bagno Grande all’interno di un ampio contesto storico e territoriale: lungo il percorso il visitatore scopre una moltitudine di luoghi sacri che aiutano a comprendere la complessità di un vasto territorio collocato tra Toscana, Umbria e Lazio, spaziando dell’età del Bronzo Recente (fine del XIV secolo a. C.) al periodo tardoantico (IV sec. d. C.).
Decine di statue e statuette raffiguranti le divinità venerate nel luogo sacro o i fedeli dedicanti, centinaia di monete in bronzo e gli ex-voto anatomici scoperti all’interno della vasca sacra, databili soprattutto tra il II e il I secolo a. C., narrano storie di devozione e di riti svolti per chiedere alle divinità la salute o per ringraziare di una guarigione. Di particolare interesse sono le lunghe iscrizioni in etrusco e latino presenti sulle statue, che restituiscono nuovi dati sul rapporto tra Etruschi e Romani, sui culti presso le sorgenti termali e sulle divinità qui venerate, in un periodo storico di grandi trasformazioni che vide la definitiva romanizzazione delle potenti città etrusche.
Il progetto di allestimento è di Chiara Bonanni e Guglielmo Malizia, Decima Casa – studio di architettura, che ha reinterpretato gli spazi dei depositi museali recentemente rinnovati per inserirvi una mostra archeologica di respiro internazionale. I reperti della collezione aquileiese accolgono gli straordinari ritrovamenti di San Casciano dei Bagni entro un contesto di grande suggestione e potere evocativo, ideato per mettere il pubblico a stretto contatto con l’attività di ricerca che sta alla base di ogni esposizione museale.
La mostra è stata promossa dal Ministero della Cultura e realizzata dalla Direzione Generale Musei del MiC con il Museo storico e Parco del Castello di Miramare-Direzione regionale Musei nazionali Friuli Venezia Giulia/Museo archeologico nazionale di Aquileia. Alla Fondazione
Aquileia si deve la proiezione in videomapping che illuminerà la facciata del museo per tutto il periodo natalizio. Hanno inoltre contributo alla realizzazione della mostra il Comune di Aquileia, la Fondazione Friuli e Promoturismo FVG.
RAIStoria ha realizzato, come nelle precedenti edizioni, un nuovo video introduttivo della mostra, basato sul documentario “In carne e bronzo” di Italia viaggio nella bellezza, con la regia di Eugenio Farioli Vecchioli e Brigida Gullo.
Le attività educative
In occasione della mostra, numerosi eventi rivolti a diverse categorie di pubblico animeranno la programmazione del Museo archeologico nazionale di Aquileia, arricchendone l’offerta culturale con nuovi spunti di approfondimento e di rilettura della collezione.
Conferenze e convegni spingeranno la comunità scientifica a riflettere sui punti di contatto tra il contesto archeologico di Aquileia e quello di San Casciano, percorrendo nuovi indirizzi di ricerca e proponendo ai pubblici approfondimenti tematici e nuove esperienze di conoscenza.
Tali approfondimenti saranno anche al centro dei percorsi tematici attivi e partecipati, curati dal servizio educativo del museo e dedicati sia al pubblico degli adulti che ai più piccoli. Inoltre, il pubblico delle scuole potrà fruire di due percorsi tematici inseriti nell’offerta educativa del progetto EducA, promosso dal museo in collaborazione con la Fondazione Aquileia.
Dedicato ai più piccoli è anche l’activity book che sarà messo gratuitamente a disposizione delle famiglie che visitano la mostra insieme ai bambini e che consentirà di esplorare le sale in modo giocoso e di guardare ai reperti con uno sguardo più attento e curioso.
La mostra sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 19.00 (con chiusura della biglietteria alle ore 18); Promoturismo FVG propone visite guidate su prenotazione il sabato, la domenica e in tutte le giornate festive alle 10.30 e alle 15.00. Il calendario completo delle iniziative e le aperture straordinarie saranno costantemente aggiornati sulla pagina web dedicata alla mostra nel sito del museo.






