La leggenda del jazz internazionale si racconta in attesa di aprire il Fonti Jazz Festival a Piancastagnaio

di Annalisa Coppolaro
SIENA. In attesa dell’inizio del Fonti Jazz Festival, a Piancastagnaio, abbiamo avuto la fantastica occasione di incontrare una leggenda del jazz internazionale, Glenn Ferris, che inaugura il festival con il suo Italian Quintet.
Maestro, Fonti Festival è un evento bellissimo e il 28 agosto vi suonerà con il suo quintetto italiano, unica data italiana. Qual è la sua relazione con Siena, una città molto musicale, che lei ha scelto in passato per i suoi concerti?
“La prima volta venni a Siena per un concerto con Franco D’Andrea, circa 33 anni fa. Mi sono innamorato subito di Siena. Dopo sono tornato qui molte volte dal 2000 in poi per partecipare ai progetti di Siena Jazz. Questa istituzione è molto importante e deve assolutamente proseguire. E grazie a questo ho incontrato Mirco Mariottini, Giulio Stracciati, Franco Fabbrini e Paolo Corsi che sono il Glenn Ferris Italian Quintet. Giovedì 28 August saremo appunto al Fonti Jazz Festival con grande piacere. Il Glenn Ferris Italian Quintet ha registrato un LP /CD dal titolo ‘Animal Love’ (2018) e un nuovo LP/CD intitolato ‘Soul Beautiful’, che uscirà nelle prossime settimane”.
Lei è una vera icona, una leggenda per gli appassionati di musica, ed ha collaborato con molti artisti in tutto il mondo, per esempio Frank Zappa, Stevie Wonder, Duran Duran. Come è stato lavorare con loro? Ha qualche aneddoto da raccontarci?
“Ho avuto la fortuna di suonare e registrare con molti grandi talenti musicali, incluso Frank Zappa, Stevie Wonder, Don Ellis, Steve Lacy, Tony Scott per citarne solo alcuni. Ho imparato da Frank Zappa di avere sempre gli spartiti degli strumenti del proprio gruppo, in caso uno dei musicisti li perda o dimentichi i propri, cosa che mi è accaduta quando suonai con Frank. La sua musica era molto complessa ed ero davvero stressato pensando al fatto di non trovare i miei spartiti. Ma ovviamente glielo dissi. MI ha lanciato un’ ”occhiata”, e mi ha detto qualcosa del tipo ”Bravo!!!”. Poi disse che lui aveva sempre con sé le copie. Pensate quanto ne fui felice. Ed ho imparato la lezione!!”
Quali sono i suoi progetti al momento? Ci può rivelare qualcosa?
“Spero che il Glenn Ferris Italian Quintet ( GFIQ) continui a suonare e fare concerti in Italia e altrove, e sono molto elettrizzato dall’uscita del nuovo LP/CD ‘Soul Beautiful’. Ho numerosi progetti in Svizzera e in Francia, dove abito, in arrivo adesso e il prossimo anno. Ma il mio grande desiderio è di fare concerti e registrare con GFIQ”
Cosa direbbe a un giovane che volesse iniziare una carriera nella musica oggi? La musica è cambiata moltissimo di recente, quale crede che sia il futuro di questo bellissimo mestiere?
“Il mio consiglio ai giovani musicisti è questo: fare musica è un privilegio di massimo livello, Onorate questo privilegio sempre, in ogni momento, sia in tempi buoni che meno buoni”.