Lo scrittore presenterà il suo libro "La casa di ringhiera"
POGGIBONSI. Francesco Recami a Poggibonsi per presentare “La casa di ringhiera”. L’appuntamento è per domani (15 ottobre), alle 18 alla libreria “Il Mondo dei Libri” di Poggibonsi (via Sardelli). Francesco Recami è il vincitore nel 2009 del premio “Scrittore Toscano”, nonché finalista nel 2010 del premio Strega. A Poggibonsi, introdotto da Dario Ceccherini, presenterà il suo ultimo libro edito da Sellerio. Un romanzo, movimentato e pieno, intorno a un universo apparentemente atrofizzato in un cortile di ringhiera, in cui il delitto arriva sarcastico, come un diversivo. L’iniziativa è organizzata dalla libreria “Il mondo dei libri” con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale.
La trama del libro
Amedeo Consonni, tappezziere in pensione, vive in una casa di ringhiera, arredata, grazie alla sua arte, come un prezioso boudoir. Si dedica, nel tempo libero, ad un ascetico collezionismo: archiviare notizie su delitti feroci e violenti, provenienti da qualsiasi fonte. E quando dalle cronache rimbomba dappertutto il caso dello strano omicidio “della Sfinge”, è immediato per lui occuparsene. Un egittologo dilettante è stato ucciso, il cadavere mutilato ridotto a mimare una statua egizia: e dalla raccolta di articoletti, mentre accudisce il nipotino Enrico, Amedeo passa involontariamente a una timida indagine. Nel frattempo davanti alla sua finestra sul cortile, trascorre la giornata degli altri inquilini. Ci sono Erika e Antonio, nel monolocale vicino: meridionali, lei ghiotta e provocante, lui maleducato. C’è il vecchio De Angelis, che bada solo alla sua Opel e piantona il posteggio riservato nell’atrio. La professoressa Mattioli, cinquantenne affettuosa, attraente anche per l’alone di mistero che la circonda e che nemmeno la troppo informata signorina Mattei riesce a dissipare. Si arrabatta la famiglia dei bambini Gianmarco e Margherita: il padre è alcolizzato e la madre cerca di difendere eroicamente il decoro. Su questo mondo improvvisamente cala un’atmosfera delittuosa, come una perturbazione magnetica provocata dall’esser passato, l’Amedeo Consonni, dalla contemplazione del male all’azione.