Il curatore Martinelli: “Partecipano 18 intarsiatori contemporanei. Un orgoglio nazionale in mostra a Monte Oliveto Maggiore

ASCIANO. Sabato 10 maggio, presso il Monastero di Monte Oliveto Maggiore prende il via la mostra Fra Giovanni da Verona… a 500 anni da Te, progetto nato con l’intento di celebrare la figura di fra Giovanni da Verona in occasione del cinquecentenario dalla sua scomparsa. L’esposizione, che resterà aperta fino al 20 settembre, fa parte di un più ampio progetto itinerante che vede il patrocinio e il contributo del Comune di Asciano – Assessorato alla Cultura – e il patrocinio di Regione Veneto; Regione Campania; Regione Toscana; Provincia di Verona; Comune di Verona, Comune di Lodi, Comune di Napoli, ENAC – Ente Nazionale Attività Culturali. A sostenere il progetto è Tabu – Colors of Wood, azienda leader internazionale nel settore dei multi tranciati, unitamente alla collaborazione tecnica dello studio fotografico Ennevi e di Promofiere.
Il monaco veronese, afferente all’ordine degli olivetani, fu il massimo intarsiatore del Rinascimento, un artista capace di coniugare il valore spirituale con l’innata abilità artistica, eccellenza che manifestò nella tarsia, nell’intaglio e nella scultura e che proprio a Santa Maria in Organo di Verona e a Monte Oliveto Maggiore vide crescere la sua formazione spirituale.
Il progetto, che prevede l’esposizione di una quarantina di tarsie contemporanee in omaggio al monaco, al suo percorso e ai contenuti delle sue opere, è nato sotto l’egida dello storico dell’arte Federico Martinelli con l’Associazione Culturale Quinta Parete e segna il ritorno degli artisti moderni nel monastero olivetano che già lo scorso anno ospitò un progetto espositivo legato a un ciclo di tarsie ispirate al chiostro interno, affrescato con le Storie di San Benedetto.
“Questa mostra – sottolinea Enrica Ercoli, assessore alla cultura e turismo del Comune di Asciano – inserisce il nostro territorio, grazie alla straordinaria presenza dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, in un progetto itinerante che toccherà tutte le aree geografiche nelle quali il monaco ha lavorato: Verona, Lodi, Napoli e Asciano, appunto. Un percorso che, grazie al curatore, nasce con l’intento e desiderio di accrescere il dibattito artistico su quest’affascinante quanto, ancor troppo poco conosciuta tecnica ma che in Monte Oliveto ed Asciano ha visto una delle sue massime espressioni in Italia”.
Martinelli è particolarmente attento a raccontare gli esiti della tarsia tramite un progetto culturale originale e innovativo, ovvero la Rassegna Nazionale degli Intarsiatori Lignei Italiani. La genesi dell’iniziativa risale a dieci anni fa in seguito a una personale del Maestro intarsiatore Francesco Lazzar, presso la veronese Sala Birolli, mostra il cui successo ha portato il curatore Martinelli e lo stesso artista a ricercare la presenza di intarsiatori contemporanei, attivi sul territorio nazionale, al fine di radunarli in un grande progetto espositivo. Ne è nata una rassegna che ha toccato numerose città italiane in sedi prestigiose e significative: “Castello di Desenzano” (BS); “Palazzo Crepadona” Belluno; “Enaip Factory” Cantù; “Sala degli Alabardieri” Cremona; “Palazzo della Gran Guardia” Padova; “Sala Birolli” Verona, “Sale delle Pietre” Todi, “MUTA – Museo Bottega della Tarsia Lignea” Sorrento; “Torre Mirana” Trento; Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, Asciano (SI).
In questi luoghi il Progetto ha permesso di mettere in luce come questa antica forma d’arte, che ha avuto durante il Rinascimento momenti di alto valore espressivo, non viva oggi solo a livello artigianale ma sia in grado di esprimere forme e contenuti moderni e creativi grazie alla sua capacità di allargare la conoscenza di questa nicchia artistica a un pubblico più vasto, dando la possibilità agli intarsiatori italiani, che realizzano lavori artistici, di trovarsi in una grande esposizione facendoli uscire dal loro tradizionale ambito che crea, di fatto, un isolamento culturale e ristretti margini di conoscenza.
Nel panorama della tarsia lignea, infatti, nessuno si era mai occupato di un progetto così definito e originale: «una novità sia per il suo carattere nazionale che per i contenuti. Le numerose opere esposte in questi anni hanno infatti testimoniato come questa tecnica sia stata capace di giungere ai giorni nostri evolvendo al pari delle altre forme d’arte visiva. Ecco che in mostra, accanto a tarsie che raccontano soggetti di tradizione – paesaggi, nature morte, raffigurazioni sacre, ritratti – hanno trovato posto vedute moderne, prospettive distorte, movimento energico… linguaggi iconografici che abbracciano, tassello su tassello, Futurismo, Astrazione, Metafisica. Veri e propri pannelli da parete, come fossero quadri.», sottolinea Martinelli.
Martinelli, lo scorso anno, in concomitanza con la 10^ edizione presso Monte Oliveto Maggiore, monastero del 1300 sulle colline ascianesi e luogo dove è nato l’ordine degli olivetani, ha ideato una nuova iniziativa Fra Giovanni da Verona… a 500 anni da te.
Attraverso il lavoro di 18 intarsiatori del progetto nazionale: Carlo Alfarano, Silvano Archetti, Alberto Bernardi, Arturo Biasato, Erica Biscarini, Marcello Buccolieri, Carletto Cantoni, Sereno Cordani, Bruno De Pellegrin, Nino Gambino, Lino Giussani, Francesco Lazzar, Giuseppe Mazo, Massimo Milli, Carlo Nicoletti, Duilio Negroni, Daniele Parasecolo, Aldo Tomelleri e Luca Vicentini, il pubblico potrà rivivere, in chiave assolutamente moderna e originale, talvolta criptica, la spiritualità insita nell’arte di fra Giovanni da Verona.
Ma non è tutto: la mostra è anche occasione per partecipare a conferenze e laboratori didattici, un modo per avvicinarsi a questa antica tecnica con lo scopo di tramandarla e tutelarla. «In questi dieci anni ogni mostra è stata occasione di parlare di tarsia rinascimentale e contemporanea, le nostre conferenze hanno girato l’Italia e alcuni dei nostri artisti sono stati premiati anche in sedi istituzionali europee», sottolinea Martinelli.
Il progetto, infine, si arricchisce anche di un catalogo che contiene importanti testi dedicati all’artista rinascimentale, catalogo per il quale sono stati coinvolti storici dell’arte, letterati, studiosi e teologi al fine di confermare la raffinata unicità dell’operato di fra Giovanni per porla a confronto con la quotidianità che ci contraddistingue. A firmare la pubblicazione, accanto al curatore e storico dell’arte Federico Martinelli, sono gli studiosi di tarsia lignea Francesco Lazzar e Pierluigi Bagatin; il priore di Monte Oliveto Maggiore, Don Roberto Donghi; il teologo Walter Giacopuzzi e la direttrice del Complesso Museale di Sant’Anna dei Lombardi di Napoli, Ambra Giglio.
La mostra, attualmente visitabile anche a Verona è anche un’occasione di confronto per seguire il percorso del monaco veronese: il progetto, infatti, dopo il successo presso Lodi sarà poi presentato presso “Chiesa di Sant’Anna dei lombardi di Napoli” (20 settembre – 15 dicembre 2025).
Un’esposizione volutamente itinerante e che segue tutte le aree geografiche dove il monaco ha lavorato a partire dalla città natale. Un anno di celebrazioni importanti attraverso esposizioni, conferenze e iniziative che le varie sedi ospitanti stanno organizzando.
Fra Giovanni da Verona, a 500 anni da te
Mostra di tarsie lignee contemporanee e rinascimentali
a cura di Federico Martinelli
dal 10 maggio 20 settembre 2025
Inaugurazione: venerdì 24 maggio ore 16:00
Aperto dalle 09.30 alle 12.20 – dalle 14.30 – 17.40
La mostra è fruibile gratuitamente all’interno del percorso museale dell’abbazia.