Mosè applauditissimo anche al "Poliziano": lo spettacolo convince

Così il progetto nato nell’ambito della frazione di Acquaviva, dopo il successo del “numero zero”, dedicato, nel 2012, al Diluvio universale, ha dimostrato di poter reggere anche un grande teatro ed una platea abituata a spettacoli di alto livello e dotata dunque di un palato raffinato.
Per un gruppo di dilettanti (a parte qualche eccezione) che si sono improvvisati cantanti, attori, scenografi, costumisti, fonici etc., mettendo sul piatto un grande impegno e l’orgoglio di appartenere ad una piccola ma attiva comunità, si è trattato quasi di un trionfo, superiore allo scetticismo di alcuni ma anche al timore reverenziale suscitato dall’ambientazione.
Niente a che vedere con il Teatro dei Concordi, splendida bomboniera liberty ma, tutto sommato, platea casalinga, stipata all’inverosimile in occasione delle due rappresentazioni del dicembre scorso.
A favorire il grande balzo verso il Poliziano è stato il Sindaco Andrea Rossi che ha incoraggiato la compagnia, nata nell’Associazione “Il Fierale”, ed ha messo a disposizione la struttura mentre a supportare lo sforzo organizzativo, che ha richiesto anche l’acquisto di nuove attrezzature, è stata la Banca di Credito Cooperativo di Montepulciano.
Istituzioni locali in prima fila, dunque, come non ha mancato di sottolineare, al momento dei saluti, l’artefice dell’operazione, quel Mario Bastreghi che, dopo aver fatto il bancario per buona parte della vita, ha lasciato che la sua vena artistica potesse finalmente manifestarsi a pieno.
Così Bastreghi ha compiuto in beata solitudine l’operazione più complessa: ha scelto una ventina di canzoni tra le più popolari della musica leggera e ne ha riscritti i testi, adattandoli alla narrazione.
Un’impresa titanica che ai più maturi ha ricordato lo Studio Uno televisivo del Quartetto Cetra e che si è rivelata la carta vincente del progetto.
Così, accompagnato dalle melodie di Lucio Battisti, dei Pooh e con un omaggio ai Baustelle, il pubblico ha potuto seguire ed appassionarsi alle vicende di Mosè, trattate sempre con rigore filologico e rispetto.
E lo spettacolo ha dunque confermato o rivelato insospettate qualità canore possedute da normali cittadini mentre c’è stato anche chi, per amore della causa, si è immolato nelle parti minori pur non avendo grande dimestichezza con pentagramma e i suoi segreti. Tutti sono stati incoraggiati e sostenuti dalla professionalità dei coordinatori musicali Massimo e Cristiana Tosi, acclamatissimi nella loro esibizione canora.
Apprezzate le performance della sempre convincente Valeria Garavelli, di Alessandro Beligni e Andrea Mezzanotte. Molto applauditi anche gli altri interpreti: Simona Pecci, Ettore Mariotti, Adriano Meniconi, Michele Garavelli, Andrea Marcocci, Artemio Mariotti e la giovanissima e promettente Alessia Ciolfi,
Ne è venuto fuori un melange pressoché perfetto con le scenografie sostituite da nitide video-proiezioni, un po’ di effetti speciali e qualche azzeccata soluzione scenica come quella che ha raffigurato le acque del Mar Rosso che si aprono per consentire al popolo ebraico di sfuggire all’esercito egiziano.
Alla fine, applausi anche per tutti gli artefici delle messa in scena dello spettacolo: Gianni e Luca Culicchi, Marco Trabalzini, Claudio Della Giovampaola, Giuliano Zacchei, Luca Bove, Donatello Zappalorti, Andrea Bordini, Anna Monciotti, Lea Fabrizi, Silvia Batignani, Laura Lesti nonché a tutti gli altri interpreti: Sonia Mangiavacchi, Eleonora Goletta, Pasquina Juliano, Angela Mencarelli, Maria Mosella, Marta Paolucci, Nadia Schiattino, Massimo Ventolini, Roberto Zacchei ed ai balletti dei bambini curati dalla giovanissima Marta Parri.