Appuntamento presso l'Accademia dei Fisiocritici, mercoledì 26 ottobre. I partecipanti riceveranno in omaggio la riproduzione di un'antica stampa botanica

SIENA. Nel panorama della botanica e della medicina farmacologica europea del Cinquecento, “I Discorsi di Pietro Andrea Mattioli” costituiscono una vera e propria pietra miliare che contiene la prima farmacopea del mondo antico: la traduzione dal greco del “De Materia Medica”, l’erbario di Dioscorides Pedanius, il medico botanico greco che esercitò a Roma ai tempi dell’imperatore Nerone.
La fortuna ininterrotta di cui l’opera ha goduto nei secoli ha prodotto numerose ristampe e traduzioni che si sono susseguite fino al XVIII secolo. Questa edizione riveduta e ampliata è stata curata da Pietro Andrea Mattioli (1501-1578) ascritto tra i ‘padri’ delle moderne scienze botaniche, ed è corredata da illustrazioni di piante medicinali di notevole qualità e precisione, magistralmente colorate e miniate dal pittore botanico Gherardo Cibo (1512-1600).
A impreziosire l’opera un ricco commentario con le osservazioni sul testo curato da Mattioli stesso. Il volume rappresenta un’opera d’arte unica ed esclusiva, oggi conservata presso la Biblioteca Universitaria Alessandrina di Roma che ha concesso ad Aboca Edizioni il diritto di riprodurla e renderla fruibile al vasto pubblico.
“Mattioli, traducendo, interpretando e ampliando l’originale trattato di botanica medica di Dioscoride del I secolo – commenta il Direttore della Biblioteca Antiqua di Aboca Museum Duilio Contin – ci propone un’articolata opera naturalistica, esplorando anche il regno animale e quello minerale. Il massimo pregio di questa opera – aggiunge Duilio Contin – è dovuto inoltre all’intervento del pittore e appassionato botanico, fine paesaggista e naturalista, Gherardo Cibo che l’ha trasformata in un’opera d’arte esclusiva”.
Alla presentazione della riedizione dell’opera “I discorsi di P.A. Mattioli”, in programma mercoledì 26 ottobre alle ore 17 presso l’Accademia dei Fisiocritici, interverranno Paola Capone, docente di Storia dell’Arte Moderna presso l’Università degli Studi di Salerno e Duilio Contin, direttore della Bibliotheca Antiqua di Aboca Museum.
I partecipanti riceveranno in omaggio la riproduzione di un’antica stampa botanica.