Prosegue il calendario “Progetto Etruschi 85/25”: ultima settimana per ammirare la kylix di Klephadres a Sarteano e le “Chimere Contemporanee” di Porcinai a Gaiole in Chianti
SAN GIMIGNANO. Gli Etruschi continuano ad affascinare il pubblico: sono migliaia i visitatori che durante l’estate hanno varcato l’ingresso del Complesso Museale di Santa Chiara a San Gimignano dove è allestita la mostra “Anima Etrusca / Etruscan Soul”, organizzata da Fondazione Musei Senesi, Comune di San Gimignano, Musei Civici e Opera Laboratori. Qui passato e presente si intrecciano attraverso archeologia, arte contemporanea, design e comunicazione in una esposizione che rappresenta un’occasione unica per riscoprire, a quarant’anni dal progetto originario voluto dalla Regione Toscana nel 1985, la fortuna moderna e attualissima di questa cultura millenaria.
Quella del 1985 fu, d’altronde, una stagione straordinaria per l’archeologia che – come mai era accaduto prima – si apriva a uno sguardo contemporaneo e pop, a partire proprio dallo slogan “Buongiorno Etruschi” che risuonò per mesi a Firenze e in tutta la Toscana dopo il taglio del nastro dell’allora Presidente della Repubblica, Sandro Pertini. Mostre, convegni, eventi e pubblicazioni diedero un nuovo volto all’immaginario legato all’antica civiltà etrusca, riscrivendo il modo stesso di raccontare l’archeologia al grande pubblico.
Quella esperienza ritorna e prende vita, oggi, nell’elegante allestimento di San Gimignano, grazie a questa mostra curata da Anna Mazzanti e Giulio Paolucci, con una sezione a cura di Valerio Bartoloni, e inserita all’interno del “Progetto Etruschi 85/25”. L’esposizione si articola in sezioni tematiche che guidano il pubblico in un percorso tra la progettualità, le idee, gli allestimenti e le opere d’arte e d’archeologia esposte nelle mostre che si tennero nel 1985 in tutta la Toscana. Un affondo tematico ritorna ancor più indietro nel tempo, documentando con materiali inediti il rapporto fruttuoso tra d’Annunzio e l’antico, negli anni a ridosso del primo grande convegno di etruscologia.
Prestigiosi prestiti dal Museo Archeologico di Firenze, dal Museo Guarnacci di Volterra e dal Museo Nazionale di Villa Giulia, insieme alle opere di artisti contemporanei come Michelangelo Pistoletto, Fausto Melotti e Arnaldo Pomodoro – già protagonisti delle esposizioni del 1985 – restituiscono il ritratto di un dialogo ricco e vitale tra l’antica Etruria e il contemporaneo. Dialogo che si attualizza anche con l’intervento del giovane artista fiorentino Gabriele Ermini, protagonista con la sua tela “Senza titolo (La corsa sul crinale)”: una soglia visiva e simbolica dalla quale osservare, in un solo sguardo, la contemporaneità e l’eredità etrusca.
La mostra – che resterà visibile al pubblico fino all’11 gennaio 2026 e di cui, nelle prossime settimane, sarà presentato un interessante catalogo – si arricchisce, infine, di piccoli scrigni di eleganza e stile come i gioielli di Unoaerre e la linea etrusca di Alunno-Stendardi che reinterpretano in chiave moderna i motivi dell’oreficeria etrusca, mentre la moda è rappresentata da Cinzia Ruggeri con un abito postmoderno ispirato al mondo etrusco, utilizzato per la copertina di “Aristocratica”, successo dei Matia Bazar del 1984, e dai disegni sofisticati di Maddalena Sisto.
Così come nel 1985 si sperimentarono forme innovative di partnership pubblico-privato, grazie al sostegno dei grandi protagonisti dell’economia italiana come FIAT, Fondiaria e Banca MPS, anche nel 2025 alcuni moderni mecenati hanno voluto supportare il progetto espositivo. La Fondazione Monte dei Paschi di Siena ed ESTRA hanno, infatti, contribuito alla realizzazione della mostra, raccogliendo idealmente l’eredità di quella stagione pionieristica.
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“Progetto Etruschi 85/25”, un calendario diffuso
Ultima settimane per visitare le mostre di Sarteano e Gaiole in Chianti
Il “Progetto Etruschi 85/25” è, dunque, un calendario diffuso di eventi che anima la Toscana dallo scorso luglio. E sono, questi, gli ultimi giorni per visitare due interessanti esposizioni che chiuderanno i battenti il prossimo 2 novembre.
È ancora visibile a Sarteano, al Museo Civico Archeologico, la kylix di Klephrades, un prezioso reperto della ceramica attica portato alla luce durante gli scavi nella necropoli etrusca di Solaia e tornato “a casa”, in via eccezionale, proprio in occasione del “Progetto Etruschi 85/25”. Il prezioso vaso attico a figure rosse, databile all’inizio del V secolo a.C., infatti, proviene dagli scavi di Sarteano, ma vicende collezionistiche lo hanno portato al Museo Archeologico di Bologna da dove non si era mai spostato, prima di adesso, se non in occasione di una grande mostra al Museo del Louvre. La kylix apparteneva originariamente alla collezione Borselli, una delle tante collezioni private formatesi nell’Ottocento, spesso in seguito a scavi mirati alla vendita dei reperti. Nel corso del XIX secolo, infatti, la metropoli di Solaia – la più estesa dell’area chiusina – fu oggetto di intense campagne di scavo che causarono una drammatica dispersione del patrimonio archeologico locale verso musei e collezioni italiane ed europee. La kylix – che resterà visibile a Sarteano fino al 2 novembre – è dunque un simbolo di questa diaspora culturale ma anche della volontà, oggi rinnovata, di restituire al territorio una narrazione più completa e autentica del proprio passato.
E sarà visibile fino al 2 novembre anche “Chimere contemporanee”, la mostra dello scultore fiorentino Silvano Porcinai allestita al museo “Alle Origini del Chianti” di Gaiole in Chianti e organizzata dal Comune di Gaiole in Chianti con la collaborazione di Opera Laboratori. In questa esposizione, curata da Marco Firmati, Francesca Petrucci e Cristina Sanna, Porcinai propone un ciclo di opere ispirate alla leggendaria Chimera di Arezzo, rilette in chiave contemporanea come mostri interiori e seduzioni morali. L’artista si pone così come degno erede del linguaggio plastico etrusco, utilizzando con maestria materiali come la terracotta e il bronzo, in un dialogo serrato con la tradizione. Le sue Chimere non si limitano alla ripresa iconografica: Porcinai sostituisce, infatti, alcune delle protomi animali con volti umani, femminili e provocatori, figure caricaturali e inquietanti che incarnano le aberrazioni del nostro presente. Così la mitologia classica si trasforma in metafora attuale, in immagini allegoriche di deviazione, seduzione, smarrimento. Le nuove Chimere ci pongono di fronte a domande esistenziali e sociali, sfidando l’antico con rispetto e audacia, e invitando il pubblico a riflettere sui mostri di oggi così come su quelli di ieri.
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Il “Progetto Etruschi 85/25” è un’iniziativa organizzata da Regione Toscana insieme a Fondazione Musei Senesi e AMAT – Associazione dei Musei e parchi Archeologici della Toscana, con la collaborazione della Provincia di Siena e del Segretariato Regionale per la Toscana del Ministero della Cultura, con il sostegno della Fondazione del Monte dei Paschi di Siena e di Autolinee Toscane come mobility partner.
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Anima Etrusca / Etruscan Soul
La fortuna del Progetto Etruschi
San Gimignano, Complesso Museale di Santa Chiara
fino all’11 gennaio 2026
La Kylix di Kleophrades
Sarteano, Museo Civico Archeologico
fino al 2 novembre 2025
Chimere Contemporanee, le opere di Silvano Porcinai
Gaiole in Chianti, Museo “Alle Origini del Chianti”
fino al 2 novembre 2025






