Le tre sculture sono esposte al Museo del Cristallo in attesa di una collocazione nell'ambiente urbano
COLLE DI VAL D’ELSA. Una scala, un “serpente” e una mappa della città. Sono queste le tre opere che vedono protagonista il cristallo, firmate, rispettivamente, da Duccio Santini, Elia Devoti e Maddalena Scarzella ed esposte al Museo del Cristallo di Colle di Val d’Elsa, in Via dei Fossi, in attesa di una possibile collocazione urbanistica che ne evidenzi il valore artistico. Le tre opere sono state fra le protagoniste, nei mesi scorsi, della mostra “Di là da”, allestita presso il Centro Internazionale delle Arti Plastiche di Carrara, curata da Aldo Colonetti e dedicata ad alcune eccellenze toscane. Accanto al cristallo, infatti, l’esposizione ha dato spazio a creazioni artistiche realizzate con il marmo di Carrara e il cotto di Impruneta.
“La scala di cristallo” (in foto), realizzata su disegno dell’architetto colligiano Duccio Santini, sfrutta la luminosità delle sottili linee di cristallo come gradini per far salire in alto i sogni, con un effetto luce di fantasia che sembra creare un passaggio verso l’universo onirico. La luce sprigionata dal cristallo viene sfruttata anche in “Snake”, creazione di Elia Devoti, che nelle sue opere sperimenta l’uso di materiali diversi. In questo caso, il suo “serpente” è un’espressione plurimaterica, una sintesi di coesistenza tra i materiali utilizzati, dove la luce è elemento di raccordo immateriale che, attraversando il cristallo, il marmo e il cotto dona all’opera una funzionalità illuminante. “Abitare la soglia”, di Maddalena Scarzella, propone, invece, una soglia verticale, pronta ad adattarsi a ogni contesto. L’opera è composta da un semplice modulo sferico di cristallo ripetuto, che disegna perimetro e superficie di un paesaggio urbano notturno visto dall’alto, un arcipelago luminoso, scontornato dall’oscurità e, allo stesso tempo, definito, che assume la forma e i connotati di Colle di Val d’Elsa, città del cristallo, enfatizzando il prezioso materiale che la contraddistingue da decenni.
Le tre opere vanno ad arricchire l’offerta del Museo del Cristallo, ospitato nell’area dove aveva sede una vetreria, che ripercorre la memoria storica della produzione locale attraverso pezzi storici, una collezione permanente di opere in cristallo e pezzi unici e diversi strumenti utilizzati per la lavorazione del materiale nel corso dei decenni. Il museo è aperto dal martedì al venerdì, dalle ore 15.30 alle ore 17.30; il sabato e la domenica, dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle ore 15.30 alle ore 18.30. L’ingresso è gratuito per i bambini sotto i 7 anni e per i residenti di Colle di Val d’Elsa. Per prenotazioni e informazioni, è possibile telefonare al numero 0577-924135 oppure inviare un’e-mail all’indirizzo <info@cristallo.org.