La famiglia di Maria Antonietta Bartoli Avveduti era originaria della stazione termale. La mostra si inaugura domenica, 17 settembre
CHIANCIANO TERME. E’ nata 120 anni fa, nel 1897, Maria Antonietta Bartoli Avveduti, in arte Elena Sangro, da una famiglia agiata di Chianciano Terme. Suo padre, Avveduto Bartoli-Avveduti, infatti, era uno dei discendenti di una famiglia nobiliare originaria di Chianciano. Già all’inizio del Quattrocento abbiamo conoscenza di un certo Giovanni di Benedetto Avveduti (si trova anche con il doppio cognome Bartoli Avveduti), dottore in legge di Chianciano che si trasferì a Siena nel 1416. Ma tornando al padre di Maria Antonietta, Avveduto Bartoli Avveduti era nato da una ricca famiglia, ma dovette poi scappare da Chianciano a causa dei suoi debiti. Tutta la famiglia si trasferì dapprima a Roma, città natale della moglie ma, anche da questa città dovette scappare per lo stesso motivo. Alla fine giunsero a Vasto, in provincia di Chieti, ma anche da qui dovettero fuggire. Il padre di Maria Antonietta abbandono così lei e la moglie a Vasto e lui, insieme a due o tre figli, partì per gli Stati Uniti.
Una premessa che ci riconduci al motivo per cui Chianciano Terme celebra la nascita di Maria Antonietta Bartoli Avveduti, meglio nota come Elena Sangro. La stazione termale, infatti, dedica una attenzione particolare a questa donna, per anni dimenticata, con una serie di eventi (mostra, presentazione libro e proiezione dei suoi film) dal titolo “Elena Sangro. Maria Antonietta Bartoli Avveduti. 1987-1969. La grande Diva di origine chiancianese da d’Annunzio a Fellini”. Sarà una scoperta tutti questa settimana di eventi dedicati alla Diva, da domenica 17 settembre fino al 24 settembre 2017, presso Villa Simoneschi (Viale Dante), a Chianciano Terme. La mostra verrà inaugurata il 17 settembre alle ore 16.00. A seguire, alle ore 17.00 interverrà Franco Di Tizio, studioso di d’Annunzio, autore del libro “Elena Sangro e la sua relazione con Gabriele d’Annunzio”. Saranno presenti anche l’attrice e scrittrice Franca Minnucci, che leggerà alcuni brani del libro, e l’Editore del libro Mario Ianieri. Presenta la serata Valentina Innocenti esperta in cinema. Lo studioso dannunziano abruzzese, Franco Di Tizio, presente a Chianciano Terme in occasione dell’inaugurazione della mostra di Elena Sangra, , attrice di cinema muto, ci racconta, nel suo libro “Elena Sangro e la sua relazione con Gabriele d’Annunzio”, edito da Ianieri, la vita di un’altra musa di Gabriele d’Annunzio.
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L’evento, patrocinato dal Comune di Chianciano Terme e Pro Loco Chianciano Terme, è stato promosso dall’Associazione culturale “La Memoria di Chianciano”. La mostra, a cura di Giordano Cioli, ha la direzione artistica di Paolo Cappelli. La mostra, ad ingresso libero e gratuito, da lunedì a venerdì sarà aperta con il seguente orario; 16.00/19.00; sabato 23 e domenica 24 settembre, aperta anche il mattino dalle ore 10.00.
Di seguito il programma.
Domenica 17 Settembre – ore 16.00 – Inaugurazione Mostra Elena Sangro. Ore 17.00, Franco Di Tizio presenterà il libro “Elena Sangro e la sua relazione con Gabriele d’Annunzio”. Franca Minnucci, attrice scrittrice, leggerà alcuni brani del libro. Intervento dell’Editore Mario Ianieri. Presenta la serata Valentina Innocenti esperta in cinema.
Lunedì 18 settembre, ore 16.00 apertura mostra; ore 17.00 proiezione del Film “Maciste nella gabbia dei leoni”, 1926, regia di Guido Brignoni.
Martedì 19 Settembre, ore 16.00 apertura mostra; ore 17.00 proiezione del film “Maciste all’inferno (Hell)”, 1926, Regia di Guido Brignone.
Mercoledì 20 Settembre, ore 16.00 apertura mostra; ore 17.00 proiezione di diapositive su Elena Sangro.
Giovedì 21 Settembre, ore 16.00 apertura mostra; ore 17.00 proiezione film “Addio giovinezza”, 1927, regia di Augusto Genina.
Venerdì 22 Settembre, ore 16.00 apertura mostra; ore 17.00 proiezione film “Enrico Caruso, la leggendari una voce”, 1951, regia di Giacomo Gentilomo.
Sabato 23 Settembre, ore 10.00 apertura mostra con proiezioni di diapositive; ore 16.00 apertura mostra. Intervento e dibattito con la critica d’arte Dr. Roberta. Presenza di Vasto su “Elena Sangro: I mille nomi e volti della Diva del muto”. Intervento dell’Architetto Francescopaolo D’Adamo di Vasto su “Maria Antonietta Bartoli Avveduti in arte Elena Sangro”. Paolo Cappelli, direttore artistico della Mostra, leggerà alcuni brani su Elena Sangro.
Domenica 24 Settembre, ore 10.00 apertura mostra e proiezione di diapositive; ore 16.00 apertura mostra; ore 17.00 proiezione del film “Otto e mezzo”, 1962, regia di Federico Fellini.
Di seguito un estratto da “Elena Sangro”, a cura di Giordano Cioli, in “La Memoria di Chianciano”, collana “I quaderni di Chianciano”, n.1, edito da l’Associazione La Memoria di Chianciano.
[…] Il padre di Maria Antonietta, Avveduto, è nato a Chianciano Terme nel 1867, in Via Solferino 1, da Giuseppe e da Goracci Olimpia possidenti di Chianciano. Il bisnonno Orazio, era il “Maire” [sindaco] di Chianciano nel 1810, periodo napoleonico. Il nonno Giuseppe si è sposato tre volte: la prima moglie Rosa Goracci di Chianciano, morta di parto ad un anno dalle nozze; la seconda moglie Olimpia Goracci di Chianciano, sorella della prima moglie e mamma di Avveduto, morta a trentaquattro anni di parto, dove muore lei insieme alla figlia Rosa, nome dato in onore alla sorella, nel 1870; la terza moglie, Felice Innocenti di Chianciano.
Il 25 agosto 1883, Avveduto si trasferisce a Roma con lo zio Giulio, in seguito a un burrascoso crac finanziario, dopo aver venduto la Villa di San Savino al Conte Nerazzini di Montepulciano, per far fronte ai molti debiti che avevano accumulato. Trova lavoro come segretario in un grosso albergo romano dove la figlia del proprietario dell’albergo si innamora di lui, ma lui non la volle sposare. Si sposa alcuni anni dopo a Roma con Ida Albini, donna semplice ma di città. Avendo conosciuto il Duca di Belgioioso, nell’albergo romano, e non sopportando più i continui incontri con i suoi debitori, che lo andavano a trovare anche a Roma, decide di trasferirsi a Vasto in provincia di Chieti, ad amministrare la tenuta del Duca di Belgioioso sotto il proprio consiglio.
A Vasto, nasce la prima figlia nel 1897, Maria Antonietta. In seguito nasceranno altri quattro figli. Dopo la nascita dell’ultimo figlio, e dopo le continue liti tra moglie e marito, i due si separano. Anche a Vasto era seguito dai numerosi debitori, e messosi in contrasto con alcuni gruppi locali, il Duca Belgioioso lo consiglia di espatriare. Il Duca, conoscendo degli amici in America, gli paga il viaggio e lui vi si trasferisce insieme ai quattro figli (tre maschi e una femmina), ma Maria Antonietta non volle andarci.
In Italia la moglie e la figlia, abbandonate da tutti i parenti di lui, si trasferiscono a Roma, dove Maria Antonietta intraprende giovanissima la carriera di attrice. Il padre, negli Stati Uniti si stabilisce a Caston Po, trafficando in commercio come rappresentante di prodotti Italiani. Muore negli Stati Uniti a Caston Po nel 1931 senza far mai più ritorno in Italia […] Maria Antonietta Bartoli Avveduti si è spenta a Roma il 26 gennaio 1969 in vera solitudine, nessuno si è accorto, neppure i suoi parenti di Chianciano, che da tantissimi anni non sapevano più nulla e per molti solo il suo certificato di morte lo attesta. Il mio più grosso sforzo deve ancora venire e visto che sono molto appassionato di film, ora, il mio impegno sarà quello di portare a Chianciano Terme e in Valdichiana i suoi numerosi film e invito tutti gli studiosi e appassionati di storia locale a fare qualcosa per lei, per poterle dare un giusto riconoscimento visto le proprie radici della nostra amata terra […].
