Una nuova edizione dei Carmina di Gaio Valerio Catullo, tradotta e commentata da Alessandro Fo, che ci riavvicina a uno dei poeti d’amore più rilevanti della cultura occidentale

SIENA. Il 5 dicembre, alle 17,30, nella Sala storica della Biblioteca Comunale degli Intronati (via della Sapienza, 5), verrà presentato il volume Gaio Valerio Catullo. Le poesie(Einaudi Editore, 2018) a cura di Alessandro Fo.
L’appuntamento, a ingresso libero, alla presenza del curatore vedrà gli interventi di Maurizio Bettini, direttore del Centro di Antropologia del Mondo Antico dell’Università di Siena, e di Moreno Lifodi, presidente della delegazione di Siena dell’Associazione Italiana Cultura Classica, coordinati dal presidente del CdA della Biblioteca, Raffaele Ascheri.
Una nuova edizione dei Carmina di Gaio Valerio Catullo, tradotta e commentata da Alessandro Fo, che ci riavvicina a uno dei poeti d’amore più rilevanti della cultura occidentale, per freschezza di toni, penetrazione psicologica e raffinatezza stilistica.
<<Fondatore – come scive Fo nell’introduzione – dell’analisi poetico-psicologica dei rapporti d’amore, con le varie traversie e le più sottili singolarità che costellano un’esperienza così centrale nella vita di tutti: circostanza che fa di lui un’inossidabile contemporaneo>>.
La traduzione è condotta restituendo forza poetica ai versi latini anche attraverso una metrica <<barbara>> che riesce ad evocare per analogia l’andamento ritmico dell’originale.
Un’ampia introduzione fa il punto su tutti gli interventi critici che si sono accumulati attorno al liber, e ogni componimento è accompagnato da uno specifico commento arricchito dagli interventi di Alfredo Mario Morelli, docente di Letteratura Latina all’Università di Cassino, e di Andrea Rodighiero, docente di Lingua e Letteratura Greca all’Università di Verona, che si è occupato degli originali greci di Callimaco e Saffo tradotti in latino da Catullo.
Alessandro Fo (Legnano, 8 febbraio 1955) è professore ordinario di Letteratura Latina presso l’Università di Siena, e ha a lungo privilegiato lo studio della tarda latinità. Ha tradotto e curato: Rutilio Namaziano, Il ritorno (Edizioni Einaudi, 1992); Apuleio, Le Metamorfosi (Edizioni Einaudi, 2010) e La Favola di Amore e Psiche (Edizioni Einaudi, 2014); Virgilio,Eneide, con studio introduttivo, nella «Nuova Universale Einaudi» (note di Filomena Giannotti, 2012). Premio von Rezzori e Camaiore nel 2013 e Catullo nel 2016 (per la traduzione). Si occupa anche di fortuna letteraria dei classici (ha studiato in tal senso soprattutto Virgilio, Orazio, Ovidio e Rutilio Namaziano) e di letteratura italiana contemporanea (specialmente Angelo Maria Ripellino). È anche autore di poesie; fra i suoi libri di versi: Corpuscolo (Edizioni Einaudi 2004); Mancanze (Edizioni Einaudi 2014), Premio Viareggio 2014.