Il film racconta della recente scoperta di una tomba con due corpi ben conservati dentro sarcofagi
Secondo classificato “Il signore di Sipan” di Jose Manuel Novoa (voto 7,93), al terzo posto il film francese “Cheope rivelato”, di Florence Tran (voto 7,90).
A ricevere il premio, per il primo classificato, Dario di Blasi, direttore della rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto e selezionatore dei film in concorso. Nel consegnarlo l’assessore comunale Mauro Balani ha evidenziato l’importanza, per Siena, a ospitare un appuntamento così di rilievo per questo tipo di cinematografia, purtroppo esclusa dai normali circuiti di distribuzione. <<Una peculiarità culturale – ha evidenziato – che, pur rivolgendosi ad un pubblico di nicchia, crea ricadute importanti sul territorio. Un modo di fare cultura che non “consuma”, bensì implementa la conoscenza, così da creare circuiti virtuosi>>.
Durante la serata, i fratelli Alfredo e Angelo Castiglioni, brillanti archeologi e registi hanno dato vita, incalzati dalle domande del direttore di Archeologia Viva Piero Pruneti, ad una coinvolgente narrazione del loro lavoro svolto in Africa. Proiettati l’ultimo film in concorso e quelli fuori rassegna.
Il Festival, che ha riscontrato un notevole successo di pubblico, ha visto la presenza, tra gli altri, degli archeologi Giuseppina Carlotta Cianferoni, funzionario della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, e Marco Valenti, docente di archeologia medievale dell’Università degli Studi di Siena, è stato, anche, corredato da visite guidate pomeridiane al Santa Maria della Scala.
La rassegna è stata organizzata da Regione Toscana, Archeologia Viva e Museo Civico di Rovereto in collaborazione con il Comune di Siena e il Comune di Piombino.