Il talento del pianista accompagnato dalla direzione di Angius

SIENA. Venerdì (8 febbraio) alle ore 21 nel Teatro dei Rozzi a Siena il pubblico della Micat in Vertice, la stagione concertistica invernale dell’Accademia Musicale Chigiana, assiste al ritorno di una celebre collaborazione, quella dell’Orchestra della Toscana con Stefano Bollani, il musicista amato dal pubblico della classica e del jazz, che, già a fine anni Novanta, ha collaborato con questa compagine sinfonica prima che il suo talento emergesse in tutta la sua scintillante versatilità. Oggi Bollani è applaudito interprete solista con orchestre rinomate come la Gewandhaus di Lipsia, la Royal Liverpool Philharmonic, Santa Cecilia di Roma, la Filarmonica del Regio di Torino e la Verdi di Milano. A Lipsia con Riccardo Chailly ha inciso Rapsodia in blu e Concerto in fa di Gershwin per la Decca.
Personalità poliedrica, il pianista milanese affronta con naturalezza artistica le diverse espressioni d’arte. Oggi è considerato tra i 5 più grandi musicisti jazz, accanto a mostri sacri come Ornette Coleman e Sonny Rollins (rivista “Allaboutjazz” di New York) e il miglior musicista europeo dell’anno (2007); a lui è stato consegnato nel 2011 il Los Angeles Excellence Award per la cultura italiana nel mondo. Collabora con grandissimi musicisti (Richard Galliano, Phil Woods, Lee Konitz, Miroslav Vitous, Han Bennink, Aldo Romano, Michel Portal, Gato Barbieri, Pat Metheny, Chick Corea, Bobby McFerrin, Franco D’Andrea, Martial Solal, Uri Caine, John Abercrombie, Kenny Wheeler, Greg Osby) sui palchi più prestigiosi (da Umbria Jazz al festival di Montreal, dalla Town Hall di New York alla Fenice di Venezia, fino alla Scala di Milano). È uscito recentemente il suo secondo libro Parliamo di musica edito da Mondadori.
L’Orchestra della Toscana si è formata a Firenze nel 1980 per iniziativa della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Firenze. Nel 1983, durante la direzione artistica di Luciano Berio, è diventata Istituzione Concertistica Orchestrale per riconoscimento del Ministero del Turismo e dello Spettacolo. Attualmente la direzione artistica è affidata a Giorgio Battistelli, succeduto ad Aldo Bennici, uno dei padri fondatori dell’ORT.
Interprete duttile di un ampio repertorio che dalla musica barocca arriva fino ai compositori contemporanei, è regolarmente ospite delle più importanti società di concerti italiane. Numerose le sue apparizioni all’estero: più volte in Europa, Giappone, Nord e Sud America, Asia. Tra i numerosissimi grandi musicisti che hanno collaborato con l’ORT citiamo almeno Salvatore Accardo, Martha Argerich, Rudolf Barshai, Luciano Berio, Frans Brüggen, Mario Brunello, Myung-Whun Chung, Eliot Fisk, Gavazzeni, Daniel Harding, Eliahu Inbal, Ton Koopman, Gidon Kremer, Yo-Yo Ma, Gustav Kuhn, Shlomo Mintz, Esa Pekka Salonen, Uto Ughi. Ha inciso per Europa Musica, Caroman, Foné, EMI Classics, Ricordi, Agorà, Splasc-h, Dreyfus, Blue Label. Per l’Accademia Musicale Chigiana ha inciso Le Congiurate di Schubert con Gérard Korsten per la regia di Denis Krief e il Requiem di Mozart con Gianluigi Gelmetti. L’ORT per questo inusuale appuntamento che coniuga classica e jazz, sarà diretta da Marco Angius, affermato direttore, già assistente di Antonio Pappano, interprete di pagine musicali firmate dai più rappresentativi compositori d’oggi: Salvatore Sciarrino, Ivan Fedele, Luca Mosca. È direttore musicale principale dell’Ensemble dell’Accademia del Teatro alla Scala di Milano.
La serata si apre con Stefano Bollani solo al pianoforte, protagonista di sue improvvisazioni al piano solo, e subito dopo interprete dello struggente e malinconico Concerto in sol di Ravel. Nella seconda parte sempre Ravel con Ma mère l’oye e la suite L’oiseau de feu di Stravinskij nella versione del 1945.
I biglietti saranno in vendita anche venerdì 8 febbraio a partire dalle ore 16 al Teatro dei Rozzi. Per informazioni è possibile rivolgersi all’Accademia Musicale Chigiana, tel. 0577 22091, www.chigiana.it.
Personalità poliedrica, il pianista milanese affronta con naturalezza artistica le diverse espressioni d’arte. Oggi è considerato tra i 5 più grandi musicisti jazz, accanto a mostri sacri come Ornette Coleman e Sonny Rollins (rivista “Allaboutjazz” di New York) e il miglior musicista europeo dell’anno (2007); a lui è stato consegnato nel 2011 il Los Angeles Excellence Award per la cultura italiana nel mondo. Collabora con grandissimi musicisti (Richard Galliano, Phil Woods, Lee Konitz, Miroslav Vitous, Han Bennink, Aldo Romano, Michel Portal, Gato Barbieri, Pat Metheny, Chick Corea, Bobby McFerrin, Franco D’Andrea, Martial Solal, Uri Caine, John Abercrombie, Kenny Wheeler, Greg Osby) sui palchi più prestigiosi (da Umbria Jazz al festival di Montreal, dalla Town Hall di New York alla Fenice di Venezia, fino alla Scala di Milano). È uscito recentemente il suo secondo libro Parliamo di musica edito da Mondadori.
L’Orchestra della Toscana si è formata a Firenze nel 1980 per iniziativa della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Firenze. Nel 1983, durante la direzione artistica di Luciano Berio, è diventata Istituzione Concertistica Orchestrale per riconoscimento del Ministero del Turismo e dello Spettacolo. Attualmente la direzione artistica è affidata a Giorgio Battistelli, succeduto ad Aldo Bennici, uno dei padri fondatori dell’ORT.
Interprete duttile di un ampio repertorio che dalla musica barocca arriva fino ai compositori contemporanei, è regolarmente ospite delle più importanti società di concerti italiane. Numerose le sue apparizioni all’estero: più volte in Europa, Giappone, Nord e Sud America, Asia. Tra i numerosissimi grandi musicisti che hanno collaborato con l’ORT citiamo almeno Salvatore Accardo, Martha Argerich, Rudolf Barshai, Luciano Berio, Frans Brüggen, Mario Brunello, Myung-Whun Chung, Eliot Fisk, Gavazzeni, Daniel Harding, Eliahu Inbal, Ton Koopman, Gidon Kremer, Yo-Yo Ma, Gustav Kuhn, Shlomo Mintz, Esa Pekka Salonen, Uto Ughi. Ha inciso per Europa Musica, Caroman, Foné, EMI Classics, Ricordi, Agorà, Splasc-h, Dreyfus, Blue Label. Per l’Accademia Musicale Chigiana ha inciso Le Congiurate di Schubert con Gérard Korsten per la regia di Denis Krief e il Requiem di Mozart con Gianluigi Gelmetti. L’ORT per questo inusuale appuntamento che coniuga classica e jazz, sarà diretta da Marco Angius, affermato direttore, già assistente di Antonio Pappano, interprete di pagine musicali firmate dai più rappresentativi compositori d’oggi: Salvatore Sciarrino, Ivan Fedele, Luca Mosca. È direttore musicale principale dell’Ensemble dell’Accademia del Teatro alla Scala di Milano.
La serata si apre con Stefano Bollani solo al pianoforte, protagonista di sue improvvisazioni al piano solo, e subito dopo interprete dello struggente e malinconico Concerto in sol di Ravel. Nella seconda parte sempre Ravel con Ma mère l’oye e la suite L’oiseau de feu di Stravinskij nella versione del 1945.
I biglietti saranno in vendita anche venerdì 8 febbraio a partire dalle ore 16 al Teatro dei Rozzi. Per informazioni è possibile rivolgersi all’Accademia Musicale Chigiana, tel. 0577 22091, www.chigiana.it.