Dopo il successo dello scorso anno, l’Ensemble Bella Musica del Mozarteum di Salisburgo, diretto da Frank David Hummel, torna al Chigiana International Festival per celebrare Mozart

SIENA. Venerdì 29 agosto 2025, alle ore 21.15, il Chigiana International Festival presenta al Teatro dei Rozzi di Siena l’Ensemble Bella Musica del Mozarteum di Salisburgo, diretto da Stefan David Hummel, che torna a Siena dopo il brillante debutto dello scorso anno.
Insignito del titolo di “Young Ambassadors of the European Mozart Ways”, l’Ensemble propone un affascinante percorso musicale che, partendo da Mozart e Haydn, si estende fino a Koussevitzky, Sarasate e Giuliani. Un arco storico e stilistico che mette in luce le innovazioni introdotte da ciascun compositore nella costruzione del dialogo strumentale e nella definizione del concerto solistico, dalle origini settecentesche fino alla contemporaneità.
L’Ensemble orchestrale Bella Musica riunisce giovani talenti provenienti da diversi Paesi, all’interno di un campus annuale dedicato allo studio delle opere di Mozart e di altri grandi compositori. I brani preparati vengono poi eseguiti in tournée lungo le Vie europee di Mozart, tracciando un itinerario musicale e culturale tra passato e presente.
In questo viaggio, i giovani musicisti si fanno ambasciatori di un patrimonio condiviso, rafforzando – attraverso la musica di Mozart – la consapevolezza di una comune identità culturale europea. Il progetto nasce dalla collaborazione tra l’Università Mozarteum di Salisburgo e prestigiose istituzioni internazionali.
“Il progetto Bella Musica mostra come giovani musicisti di diversi Paesi – provenienti da Austria, Germania e Italia e Ucraina – trovino un linguaggio comune attraverso la musica. In un mondo pieno di sfide, è la musica che ci unisce e dimostra che si possono e devono trovare modi di coesistenza pacifica – ecco un valore importante, eredità dell’entusiasmo europeo di Mozart”, spiega Stefan David Hummel, Prorettore dell’Universität Mozarteum, fondatore e direttore dell’Ensemble.

Stefan David Hummel
Il cuore della serata batte al tempo della musica di Mozart, genius loci della città sede dell’ensemble, che viene esplorato nelle sue molteplici incarnazioni: protagonismo solistico, contrappunto sinfonico, spirito sacro. Dal luminoso Concerto per violino K. 218 alla riflessione mistica di Ave verum corpus K. 618, passando per il virtuosismo dialogico della Sinfonia concertante K. 364 e la drammaticità prorompente della Sinfonia n. 40 K. 550, il repertorio scelto mette a fuoco l’equilibrio tra rigore formale e intensità emotiva, tratteggiando il profilo di un compositore capace di abbracciare generi e registri diversi con coerenza.
Procedendo a ritroso, in cerca di radici, si arriva a Haydn e al suo Concerto in Re maggiore per violoncello Hob. VIIb:2, composto nel 1783 e probabilmente eseguito per la prima volta a Londra dal celebre James Cervetto nel 1784. L’opera è stata oggetto di controversie d’attribuzione: si ipotizzò persino si trattasse di un’opera di Antonin Kraft. Solo con il ritrovamento dell’autografo nel 1951 si è confermata la sua autenticità. Per quasi un secolo fu ignorato, anche per l’assenza di una fama concertistica immediata, ma ora è riconosciuto come uno dei massimi contributi di Haydn al repertorio solistico del classicismo.
Serge Koussevitzky, noto come virtuoso del contrabbasso — strumentista solista al Bolshoi dal 1924 al 1949 e promotore del suo strumento come voce caratteristica e individuale — compose Chanson Triste op. 1 n. 2 e Valse Miniature op. 2, due pagine brevi pensate per esplorare le possibilità espressive del contrabbasso nell’ambito cameristico e orchestrale. Tenendo conto delle pratiche interpretative storiche, studi evidenziano l’uso di vibrato, portamento e libertà ritmica come tratti stilistici distintivi nella rilettura contemporanea di questi pezzi.
La Navarra op. 33 di Pablo de Sarasate riversa nella sinfonia d’archi l’intensità ritmica, l’irresistibile passionalità spagnola e le agilità virtuosistiche che hanno fatto del repertorio ispanico una risorsa inesauribile per violinisti e per il pubblico.
Mauro Giuliani, virtuoso pugliese trapiantato a Vienna, ebbe un ruolo pionieristico nel rivalutare la chitarra come strumento da concerto. Il suo Concerto in La maggiore op. 30 (annotato anche come “Primo gran concerto”) fu eseguito per la prima volta il 3 aprile 1808 e immediatamente lodato per il carattere brillante e orchestrale, in netto contrasto con l’allora considerazione della chitarra come strumento domestico. Nonostante l’assenza iniziale di una diffusione editoriale orchestrale completa, la versione per quartetto d’archi o per tastiera fu pubblicata e contribuì alla diffusione dell’opera, restaurata dal revival novecentesco (Mario Gangi ne curò una ristampa nel 1958).
Sin dalla sua nascita nel 2011 come progetto pilota italo-austriaco per scuole musicali a Salisburgo e in Toscana, l’Ensemble giovanile Bella Musica, con la direzione artistica di Stefan David Hummel, rappresenta una preziosa occasione di collaborazione e di rispetto reciproco, oltre che apprendimento artistico condiviso. Giovani musicisti di diverse nazioni e provenienze diversificate suonano insieme, dimostrando concretamente che l’apertura di vedute e la collaborazione consente di raggiungere grandi obiettivi. La sua attenzione si è estesa in particolare all’Italia, con l’obiettivo di contribuire a rivitalizzare il lascito delle storiche relazioni storiche tra l’Austria e la Toscana, che esisteva principalmente attraverso i Granduchi asburgici che vi regnavano, primo fra tutti Ferdinando III, ma questa volta attraverso uno scambio culturale di giovani musicisti che avrebbero avuto l’opportunità di visitare l’altrui paese anno dopo anno, di sperimentare la cultura del luogo, di conoscere i loro compagni musicisti che lì vivono e di fare musica insieme a loro.
Secondo Maria Majno, dal 2006 presidente di European Mozart Ways, “la collaborazione con le Vie Europee di Mozart, intensificata negli ultimi anni, è particolarmente significativa della sinergia tra gli scopi che stanno al centro dei due progetti, e ne guidano gli orientamenti didattici, educativi, culturali e sociali come punti cardinali. Coniugare lo studio intensivo, il far musica insieme, la scoperta dei luoghi e l’emozione di incontrare un pubblico sempre entusiasta in luoghi straordinari, sono fonti di grande crescita. Senza i suoi viaggi, specialmente quelli in Italia, Mozart certo non sarebbe stato quello che è stato e resta; e così anche questi talenti mietono soddisfazioni grazie alla valorizzazione”.
L’attività dell’Ensemble Bella Musica è sostenuta da Hans Ernst Weidinger del Gruppo Hollitzer di Vienna, che comprende i due istituti di ricerca Don Juan Archiv e STVDIVM FÆSVLANVM. All’ulteriore sviluppo dell’orchestra e del coro nel corso degli anni hanno contribuito anche i direttori Kai Röhrig, Michael Walter, Norbert Brandauer (Università Mozarteum di Salisburgo), Luca Rinaldi (Conservatorio “Rinaldo Franci” di Siena), Michelangelo Galeati (Conservatorio Santa Cecilia di Roma) e Guido Corti (Scuola di Musica di Fiesole – Fondazione ONLUS). Nel 2014 il progetto è stato premiato dal Presidente italiano e dal Presidente federale austriaco per i suoi meriti culturali e da allora è stato ulteriormente appoggiato da fondi culturali, da mecenati e dall’Unione Europea.
PROGRAMMA
29 agosto 2025, Teatro dei Rozzi, Siena, ore 21.15
BELLA MUSICA!
ENSEMBLE BELLA MUSICA MOZARTEUM
STEFAN DAVID HUMMEL direttore
Wolfgang Amadeus Mozart dal Concerto n. 4 in Re maggiore per violino e orchestra K 218
Wolfgang Amadeus Mozart dalla Sinfonia concertante Mi bemolle maggiore per violino, viola e orchestra K 364
Wolfgang Amadeus Mozart dal Concerto in La maggiore per clarinetto e orchestra K. 622
Wolfgang Amadeus Mozart Mottetto Ave verum corpus K. 618
Franz Joseph Haydn dal Concerto in Re maggiore per violoncello e orchestra Hob. VIIb:2
Serge Koussevitzky Chanson Triste op. 1 n. 2
Serge Koussevitzky Valse Miniature op. 2 per contrabbasso e orchestra
Pablo de Sarasate Navarra op. 33
Mauro Giuliani dal Primo Concerto in La maggiore per chitarra e orchestra op. 30
Wolfgang Amadeus Mozart dalla Sinfonia n. 40 in Sol minore K. 550
in coproduzione con Universität Mozarteum Salzburg