Per il ciclo Arti & Astri appuntamento ai Fisiocritici e agli Orti de' Tolomei il 4 agosto con con Duccio Balestracci e Alessandro Marchini

SIENA. Come leggere il cielo? Cosa si può ammirare in questi giorni estivi? Quali legami hanno avuto con le stelle gli uomini e le donne di ogni epoca e di ogni cultura? A queste domande risponde la serata del ciclo “Arti & Astri” organizzata il 4 agosto alle 21 dall’Accademia dei Fisiocritici insieme all’Osservatorio Astronomico dell’Università di Siena. Ad animare l’iniziativa saranno due grandi e appassionati divulgatori, entrambi fisiocritici: il direttore dell’Osservatorio Astronomico dell’Università Alessandro Marchini e lo storico Duccio Balestracci, autore del libro “Attraversando l’anno: natura, stagioni, riti”. Il programma inizia nella corte a cielo aperto dell’Accademia e prosegue nei vicini Orti de’ Tolomei dove ciascun partecipante potrà osservare gli astri grazie ai telescopi universitari e la guida di personale specializzato. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. In caso di maltempo la serata si terrà nell’aula magna dell’Accademia.
- Balestracci Duccio 2023
- Marchini Alessandro 4
Balestracci illustrerà come da sempre gli abitanti della terra abbiano guardato il cielo cercando di misurare, capire il mistero delle stelle, del Sole, della Luna, fino a identificare in questi corpi celesti elementi di divinità. “Per millenni – afferma lo storico – hanno vissuto attraversando l’anno con un occhio rivolto alle stelle e ai loro “messaggi” e un altro indirizzato al terreno che coltivavano sul quale quegli astri potevano esercitare il loro “potere” di farlo fruttare o di mandare in malora il raccolto. Le stelle, insomma, non sono per niente fredde per citare Guido Piovene e nemmeno stanno solo a guardare come per Cronin ma, nelle culture tradizionali, interagiscono e, molto spesso, condizionano la psicologia degli esseri umani e le loro azioni, le opere e i giorni, per dirla con Esiodo”.
Marchini insegnerà come riconoscere i principali astri del cielo estivo: ai presenti sarà consegnata una mappa stellare di quella notte, utile per seguire le successive osservazioni: “Protagonisti quella sera – dice il direttore dell’Osservatorio – saranno la Luna, le stelle e le costellazioni più luminose del cielo estivo. Sopra le nostre teste avremo il triangolo estivo con Vega, Deneb e Altair. Con i telescopi, oltre alla Luna, saranno visibili anche Albireo, un’affascinante stella doppia con le due componenti di colori differenti, e l’ammasso stellare di Ercole, una sfera di mezzo milione di stelle distanti 22.000 anni luce dalla Terra”.