77 opere ispirate al tema dell'Europa
SIENA. Da domani (10 maggio) a domenica 28 settembre apre al pubblico, negli antichi spazi dei Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico, in Piazza del Campo a Siena, la mostra “Ántron – Divinità etrusche tra inferi ed estasi, Genesi pittorica dell’Europa” dell’artista tedesco Michael Franke. L’esposizione è un cammino a ritroso verso le origini dell’Europa, un’Europa fatta non soltanto di economia, ma di una ricchissima eredità culturale tramandata soprattutto attraverso le immagini che conferiscono al nostro continente un’anima e un’identità fuori dal tempo. A Siena, per la prima volta, l’artista tedesco si sofferma a osservare il mondo etrusco avvolto nel mistero archeologico, un mistero che Michael Franke indaga attraverso la forza delle immagini in un ciclo di 77 opere, create appositamente per la città del Palio. L’esposizione dedicata all’Europa e alle sue origini culturali, è stata presentata oggi, venerdì 9 maggio, in occasione della celebrazione della Giornata europea, alla presenza dell’artista Michael Franke; di Guglielmo Turbanti, della direzione Cultura e Grandi Eventi del Comune di Siena; di Marco Sargentoni, direttore territoriale mercato Siena, di Banca Monte dei Paschi di Siena e dell’architetto Francesca Ameglio Pulselli, che ha curato l’esposizione.
La mostra è un progetto italo-tedesco promosso dal Comune di Siena con il contributo di Banca Monte dei Paschi di Siena. È patrocinata dall’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania, sotto l’egida di Hans-Dietrich Genscher, già Ministro per gli Affari esteri tedesco e con gli auspici del centro italo-tedesco Villa Vigoni. L’evento espositivo supporta la candidatura di Siena a Capitale della Cultura 2019, ponendosi quale proseguimento delle esposizioni, ispirate al tema dell’Europa e delle sue origini culturali, già realizzate da Michael Franke in diverse capitali europee: dal Museo Russo di San Pietroburgo nel 2003, a Castel Sant’Angelo a Roma nel 2005; dallo Zappeion Megaron Athene nel 2007 al Parlamento Europeo a Bruxelles nel 2008 fino all’Akademisches Kunstmuseum di Bonn nel 2011.
Ántron è un viaggio pittorico nell’anima e nell’essenza del territorio e del paesaggio dell’Etruria dell’artista tedesco Michael Franke. I Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico – luogo ideale con gli spazi quasi labirintici che si snodano tra gli spessi muri in mattoni, la struttura ad archi e volte- creano l’atmosfera tipica degli spazi sotterranei, come negli “antri” etruschi ai quali si ispirano le opere. Una risonanza tra idea artistica e Genius Loci che amplifica il cammino espositivo e lo trasforma in un percorso iniziatico di passaggio dalla dimensione sotterranea, dalle tenebre e l’oltretomba verso paesaggi di luce permeati di gioia estatica.
La mappa del percorso espositivo sui due livelli dei Magazzini del Sale. L’esposizione delle 77 opere, alcune delle quali di dimensioni monumentali, si articola sui due livelli dei Magazzini del Sale. Al piano inferiore, è possibile ammirare le opere che indagano le profondità della terra e l’oscurità: immagini che nascono nell’antro trapassato dal raggio luminoso dove gli opposti si abbracciano, luce e tenebre, vita e morte. Al piano superiore sono esposte le opere ispirate al paesaggio dell’Etruria: esuberante, vulcanico, dove la natura è maestra, madre e divinità. I luoghi e i paesaggi etruschi raffigurati da Michael Franke esistono, non sono immaginari. Sono luoghi che l’artista ha visitato, studiato e disegnato con il suo cavalletto, durante il lungo soggiorno nei pressi del Lago di Bolsena. È entrato nelle grotte, ha camminato lungo le “vie cave”, addentrandosi negli squarci profondi scavati nella terra, nascosti da una fitta vegetazione, ricca di biodiversità. Vere e proprie opere di land-art ante litteram che disegnano il territorio, dove la natura e l’opera dell’uomo si compenetrano. Un paesaggio ricchissimo di forme e di colori, ma che non è mai frutto di una rappresentazione diretta della realtà.
La mostra prosegue con una sezione speciale al Santa Maria della Scala. Oltre che presso gli spazi dei Magazzini del Sale sarà possibile ammirare le opere di Michael Franke anche al Santa Maria della Scala, dove è stata allestita una sezione speciale di Ántron all’interno dei suggestivi spazi del Museo Archeologico Nazionale, dove è raccolto un ricchissimo patrimonio archeologico della civiltà etrusca. In omaggio al lavoro di ricerca e di studio che l’artista Michael Franke ha realizzato durante il suo lungo soggiorno nel pressi del Lago di Bolsena, nel territorio dell’Etruria, due opere intitolate “Porte dell’Oltretomba”, un motivo ricorrente nell’iconografia etrusca, e alcuni disegni di studio saranno esposti nei locali sotterranei del museo senese per creare una feconda interazione tra arte contemporanea e archeologia, presente e storia, con uno sguardo verso il futuro culturale della città e dell’Europa.
“Quando ho visitato per la prima volta lo spazio dei Magazzini del Sale a Siena – ha spiegato Michael Franke – mi è subito venuto in mente di creare un ciclo di dipinti per questo luogo. Sentivo che dovevo chiamare questa mostra con la parola greca “Antron”: da allora sono trascorsi quattro anni, durante i quali ho lavorato, trasferendomi in Etruria in un casolare in campagna sul lago di Bolsena, per visitare i Paesi e ritrovare le tracce degli etruschi, che per me sono il ritratto della storia europea. Per suggellare questo particolare legame, inauguriamo questo ciclo artistico proprio in occasione della Giornata europea, perché l’Europa per me è fatta di un’anima e la mia ricerca artistica ha come scopo di dare corpo a quest’anima. Allo stesso modo anche il complesso Museale dell’Ospedale Santa Maria della Scala, dove si svolge una parte della mostra nella sezione speciale del Museo Archeologico Nazionale di Siena, è un ritratto dell’eredità culturale europea, con stratificazioni che corrispondono alle diverse epoche della storia, a cominciare da quella etrusca”.
“La cultura etrusca riguarda tutti noi, perché è il missing link – ha detto Franke – che ci permette di ritrovare una coscienza storica grazie alla quale potrà essere rinnovata l’alleanza tra uomo e natura. Un amore verso la terra utile a restituire il rapporto di armonia con l’universo, in modo da ritrovare la felicità e la gioia dell’esistenza. La mostra, in questo senso, vuole rappresentare questo ritrovato connubio. Le vie cave sono la testimonianza della volontà etrusca di entrare nel mistero del terreno, di scoprire le forze naturali e di creare un santuario organico, in cui la terra diventa Dea Madre. Un significato che ho cercato di rappresentare in un progetto che non vuole essere una semplice mostra di pittura, ma dare un contributo a quella che è l’anima dell’Europa e potenziale il ruolo di Siena a Capitale europea della cultura”.
Michael Franke concepisce la sua pittura come un filtro attraverso il quale passano tutte le percezioni e le sensazioni che la realtà circostante gli suggerisce. Attraverso gli occhi dell’anima, Franke raffigura lo spirito e l’essenza stessa del paesaggio caricandolo di un’emozione e di un’energia che riesce a trasmettere all’osservatore. Una pittura tra astrazione e figurazione che ha pochi confronti con l’arte della nostra epoca, che non vuole essere trasgressiva ma piuttosto consacrazione e emanazione del supremo principio dell’arte che è la condivisione e la comprensione dei sentimenti dell’animo umano. L’autenticità di questo approccio si spinge fino alla materia di cui sono composti i dipinti: l’utilizzo delle tempere all’uovo e alla caseina, i pigmenti naturali presuppongono una grande conoscenza delle tecniche antiche e genuine della grande tradizione pittorica e testimoniano una particolare attenzione alla qualità della composizione.
“Franke –ha scritto nel catalogo lo storico dell’arte Claudio Strinati – concepisce la sua pittura come un filtro dell’intelligenza e della sensibilità attraverso la quale passano tutte le percezioni e le sensazioni della realtà. La sua, inoltre, non è una percezione diretta quanto un’interpretazione del dato reale entro quello culturale. Franke ha approfondito, attraverso un lungo soggiorno nelle zone dell’alto Lazio, un’esperienza storica immane come quella degli etruschi, del loro mondo e del loro territorio. Ed è proprio il dato territoriale a diventare nella sua pittura lo spunto figurativo primario. L’artista, in particolare, è affascinato da quegli incredibili passaggi stretti scavati nel tufo dove sembra quasi inconcepibile che siano stati aperti e praticati varchi a testimonianza di una civiltà di cui sembra di avvertire una componente magica e enigmatica sulla quale l’artista elabora le sue immagini. Franke è arrivato, dopo anni di esperienze e sondaggi, a costruire un universo figurativo ricco di echi e implicazioni, fortemente vissuto, capace di parlare a tutti, nel nome di quel supremo principio dell’arte che è la condivisione”.
I titoli delle opere sono dedicati alle divinità etrusche: entità metafisiche, ctonie, femminili, simboli di fertilità, incarnazione della Madre Terra che governa i cicli della natura e le forze di creazione e distruzione, di vita e morte. Attraverso il mito e il racconto “sacro”, l’artista indaga il mistero che avvolge la civiltà etrusca, un segreto che certamente risiede in ciò che vedevano. Per secoli nella cultura e nella spiritualità etrusca c’era una visione del cosmo come un’entità unica, pulsante e traboccante di vita, sotto la terra, sopra i cieli. Un modo di percepire il mondo nelle diverse dimensioni che lo compongono, quella materiale e quella spirituale. Nel tempo, l’uomo ha dimenticato quest’ultima a favore di una moderna visione materialistica, oggi messa in crisi. Di fronte a ciò, la civiltà etrusca, diviene archetipo e paradigma per una nuova e rinnovata alleanza tra uomo e natura.
A sostenere la mostra di Michael Franke anche la Banca Monte dei Paschi di Siena, che attraverso le parole del direttore territoriale mercato Siena, Marco Sargentoni ha sottolineato: “Banca Monte dei Paschi è da sempre molto sensibile ai temi legati all’arte e alla promozione del patrimonio culturale sul territorio senese. La mostra “Ántron” offre, infatti, un’ottima occasione per confrontarci anche a livello locale con un artista internazionale che ha saputo valorizzare attraverso un linguaggio pittorico profondo e coinvolgente aspetti fondamentali per la genesi e la storia del nostro paesaggio. Oggi più che mai il Monte dei Paschi vuole confermarsi come banca del territorio, indirizzando il suo impegno in una logica di sostegno al patrimonio storico e artistico”.
Catalogo e contributi scientifici. Il progetto della mostra è supportato dalla realizzazione di un catalogo a cura di Michael Meyer-Blanck con testi di Immacolata Amodeo, Martin Bentz, Hans-Dietrich Genscher, Giovanni Feo, Jürgen Fohrmann e Hedwig Pompe, Andreas Marneros, Michael Meyer-Blanck, Fulvio Ricci, Reinhard Schäfers, Claudio Strinati, Gabriele Uelsberg e Bruno Valentini. Gli autori, provenienti da diverse discipline artistiche, scientifiche e filosofi contribuiscono a dare al progetto una prospettiva universale e una dimensione europea.
Michael Franke, artista tedesco, nasce a Bonn nel 1957. Ha vissuto e studiato tra la Germania e il Belgio, viaggiando in giro per l’Europa e il Mediterraneo. Da lungo tempo intrattiene un intenso legame artistico e culturale con l’Italia. Vive e lavora nella sua casa a Wachtberg vicino Bonn e trascorre parte dell’anno nel piccolo atelier a Breskens sulla costa del Mare del Nord in Olanda. Michael Franke ha realizzato mostre in importanti città europee: nel 2003 a San Pietroburgo nel Museo di Stato, nel 2005 a Castel Sant’Angelo a Roma, una mostra intitolata Axis Mundi ispirata al Viaggio in Italia di Goethe, nel 2007 ad Atene nel Zappeion Megaron e nel 2012 al Akademisches Kunstmuseum di Bonn, una mostra dedicata al dualismo classico di Apollo e Dionisio.
Info e credits. Il progetto della mostra è realizzato con la collaborazione di Francesca e Gabriele Pulselli Architetti Associati www.pulselli.it. La mostra rimarrà aperta tutti i giorni, dal 10 maggio al 28 settembre, negli spazi del Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico a Siena, in Piazza del Campo 1, con orario continuato dalle ore 11 alle ore 17. Gli orari potranno subire variazioni dal 27 giugno al 3 luglio e dall’11 al 17 agosto per attività inerenti ai Palii. Per informazioni è possibile consultare il sito del Comune di Siena, www.comune.siena.it telefonare al numero 0577.292232 o scrivere un’e-mail all’indirizzo di posta elettronica museocivico@comune.siena.it. Per conoscere l’arte di Michael Franke è possibile visitare il sito all’indirizzo www.michaelfranke.eu e la pagina Fb www.facebook.com/pages/Michael-Franke.
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