Le due band consentiranno di spaziare tra le sonorità folk/jazz fino al variegato universo che si muove tra rock, jazz e punk
SIENA. Sabato (5 febbraio) a partire dalle 22.30 la Corte dei Miracoli di Siena ospita una serata imperdibile per la sua unicità, che vede avvicendarsi sul palco due band tra loro molto diverse e foriere di due alternative espressioni del sound : UnePassante e Elton Junk si daranno il cambio sul palco, permettendo così al pubblico di gustare uno show che alterna sonorità folk/jazz ad un variegato universo che si muove tra rock, jazz e punk.
UnePassante é il nome che si é scelta Giulia Sarno quando, nel 2006, ha deciso di dar vita ad un proprio progetto musicale, all’inizio solo esili tracce sonore che trovano spazio su MySpace e ricevono buoni consensi dal pubblico. E’ la Toscana che si rivela territorio fertile per la Passante, che ritrova vecchie conoscenze e attiva nuove collaborazioni (il chitarrista Guido Masi , il contrabbassista Tommaso Faglia).
E’ del 2008 il suo primo EP intitolato Enjoy The Road, mentre il suo primo LP More Than One In Number vede la partecipazione del batterista Simone Sfameli, il chitarrista Sergio Schifano e il contrabbassista Michele Staino.
La sua forza risiede nelle capacità narrative, una dedizione per la scrittura che forza i limiti angusti di un genere traghettandolo fuori dai confini dello standard. Alcune tracce portano con se una versione “nobile” di crossover, avvicinandosi alle ibridazioni di Ani di Franco, altre rimangono in equilibrio tra la freschezza del folktelling e uno specchio di suoni più sofisticato che non abbandona mai le origini più squisitamente “terrene”; un gioco di accumuli e di vuoti, di forza trainante e sospensione astratta, contaminazione come gioco incessante tra complessità e immediatezza.
Su tutto un altro versante si muovono gli Elton Junk, band senese nata nel 2001e presto trapiantatasi a Bologna, che al momento ha all’attivo tre dischi ed un EP. Band poliedrica dal sound difficile da classificare, gli Elton Junk appaiono come uno dei gruppi più presenti nell’ambiente underground del territorio di Siena e non solo.
Nell’ultimo album della band, intitolato Loophole, che esce a distanza di tre anni dal precedente Because Of Terrible Tiger, i musicisti rappresentati dal frontman Andrea Tabacco si divertono a sperimentare sia nei testi che nella musica, passando con abilità dall’italiano all’inglese, approdando così ad un disco visionario, oscuro, che richiama nelle sue sonorità le influenze più diverse, a partire dal migliore Nick Cave per arrivare alla attuale scena del brit-pop.
La band si mette fortemente in gioco passando dal rock indipendente caratterizzato da melodie dissonanti per poi toccare anche rock con canzoni d’autore vivide e in cui si può sentire sia la new wave sia la no wave. Loophole riesce a coniugare in se stesso una molteplicità di elementi difficilmente conciliabili: due lingue, undici brani dall’impianto sonoro vario che toccano più stili, vari ospiti di sicuro impatto, riuscendo tuttavia a dare all’opera una compiuta impressione di completezza e organicità.
