Serata con le arie più celebri di Bellini, Rossini e Donizetti

CHIANCIANO TERME. Il Festival itinerante “I Suoni di Sillene” sotto la direzione artistica del maestro Paolo Ponziano Ciardi prosegue domenica 24 agosto al Parco Acqua Santa di Chianciano con il concerto lirico “Vaga Luna che inargenti”.
Il soprano Emilia Giol e il mezzosoprano Diana Gheorghiciuc, accompagnate dal pianista Paul Ionescu, canteranno le arie più celebri di tre emblematici compositori italiani romantici: Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti, Gioacchino Rossini.
IL PROGRAMMA
Il concerto si apre con l’aria per piano e voce “Vaga Luna che inargenti” di Vincenzo Bellini, pubblicata postuma dall’editore Ricordi nel 1935 in occasione del centenario della morte del compositore catanese, scomparso a soli 33 anni. L’autore, anonimo, del testo resta un mistero ancora oggi.
Sempre di Bellini sono in programma i celeberrimi brani “Casta Diva” e “Mira o Norma” tratti dall’opera “Norma”. E, in occasione del bicentenario, la romanza “Dopo l’oscuro nembo” tratta da “Adelson e Salvini”: la prima opera scritta dal giovane Vincenzo, rappresentata nel 1825 – duecento anni fa- a Napoli dove era arrivato con una borsa di studio di 450 lire.
Di Gaetano Donizetti, considerato tra i più produttivi operisti della storia della Lirica è prevista l’esecuzione –“Oh mio Fernando” da “La favorita”, “Com’è bello” da “Lucrezia Borgia”, “Una furtiva lagrima” da “Elisir d’amore”. E di una chicca, la canzone napoletana “Me voglio fa’ ‘na casa” scritta nel 1837 dall’ormai maturo – quarant’anni- e famoso compositore bergamasco, che da bambino era stato frequentatore delle “lezioni caritatevoli” del musicista bavarese Johann (italianizzato in Giovanni) Simon Mayer.
Di Gioacchino Rossini- un “Titano” lo definiva Giuseppe Mazzini -verrà proposta l’aria “Selva opaca” tratta dal grand opéra “Guglielmo Tell e “Bel raggio lusinghier” da “Semiramide”. Mentre le note vivacissime de “La danza”, nota come “Tarantella napoletana”, composta dal “Cigno di Pesaro” a quarantacinque anni, chiude il terzultimo concerto de “I Suoi di Sillene”.