L'ad del Monte interrogato per un paio d'ore

SIENA. Dopo il colloquio di ieri del presidente Profumo con i magistrati, nel pomeriggio di oggi (8 marzo) è tccato all’amministratore delegato Fabrizio Viola presentarsi davanti ai 4 pm che conducono l’indagine sulla moerte di David Rossi. Il top manager è arrivato in Tribunale intorno alle 16,25 ed è uscito alle 18 circa, senza rilasciare alcuna dichiarazione. Viola non era accompagnato da alcun legale, si presume quindi sia stato ascolatato come persona informata sui fatti.
La Procura di Siena sta indagando per capire se vi siano collegamenti con l’inchiesta aperta sull’ipotesi di insider trading per fuga di notizie relative all’azione di responsabilità decisa giovedì 28 febbraio dal CdA, per la quale la banca ha presentato un esposto. Fonti giudiziarie ipotizzano che Rossi possa aver deciso di suicidarsi per aver saputo qualcosa sulla propria carriera futura, ma ancora ieri Profumo e Viola avevano sottolineato che il manager godeva della loro piena fiducia.
Secondo la fonte, stando alla ricostruzione dei magistrati, Rossi non avrebbe assistito al CdA, quindi non conosceva i dettagli dell’odg nè il fatto che l’assemblea aveva deciso di chiedere un risarcimento milionario a Mussari, Vigni, Nomura e Deutsche Bank. Di conseguenza verrebbe esclusa l’ipotesi di un coinvolgimento del capo della comunicazione nell’indagine per insider trading.
La Procura di Siena sta indagando per capire se vi siano collegamenti con l’inchiesta aperta sull’ipotesi di insider trading per fuga di notizie relative all’azione di responsabilità decisa giovedì 28 febbraio dal CdA, per la quale la banca ha presentato un esposto. Fonti giudiziarie ipotizzano che Rossi possa aver deciso di suicidarsi per aver saputo qualcosa sulla propria carriera futura, ma ancora ieri Profumo e Viola avevano sottolineato che il manager godeva della loro piena fiducia.
Secondo la fonte, stando alla ricostruzione dei magistrati, Rossi non avrebbe assistito al CdA, quindi non conosceva i dettagli dell’odg nè il fatto che l’assemblea aveva deciso di chiedere un risarcimento milionario a Mussari, Vigni, Nomura e Deutsche Bank. Di conseguenza verrebbe esclusa l’ipotesi di un coinvolgimento del capo della comunicazione nell’indagine per insider trading.