Rimane ancora da chiarire la posizione delle "cinquanta persone" coinvolte

di Max Brod
SIENA. La storia dei finanziamenti necessari a sostenere la candidatura di Siena a Capitale Europea della Cultura inizia il 6 ottobre scorso, quando con un’intervista a “Il Tirreno” il Sindaco parla per la prima volta di “uno sforzo economico di 400mila euro” a sostegno del progetto “con oltre 50 persone coinvolte”.
La notizia viene subito evidenziata da Impegno Per Siena, che chiede lumi sul finanziamento, e dal Cittadino, che interroga il Sindaco sulla natura di questi fondi, accertando in prima battuta che non si tratta di risorse comunali, bensì derivanti da Regione Toscana e Banca Mps. Ma le risposte date dal Sindaco non sono giudicate sufficienti e la questione arriva in Consiglio Comunale, con un’interrogazione di Enrico Tucci ed una di Laura Vigni. Quest’ultima, nel testo presentato, chiede al Sindaco di fornire un “quadro economico dettagliato” delle spese, di informare il Consiglio sulla composizione e i criteri di scelta del gruppo di lavoro formatosi per la candidatura e di informarlo sulle iniziative che intende adottare per garantire la massima trasparenza e la possibilità di controllo sulla gestione finanziaria dell’operazione.
In attesa dei dettagliati chiarimenti, richiesti anche in una lettera aperta al Sindaco, dal blogger Il Santo, quest’oggi una parte degli appelli trova risposta nelle parole della Presidente della Commissione Cultura Rita Petti che, sollecitata dal consigliere Tucci, aveva preso l’impegno personale di far pervenire a tutti i consiglieri comunali un resoconto analitico delle spese sostenute per la candidatura. Questa mattina, durante l’incontro della Commissione Cultura, la Petti ha assicurato che il resoconto delle spese sostenute, che non è di pertinenza del comune ma dell’Unità Operativa che si occupa della candidatura, è stato trasmesso al Comune, e il sindaco ha intenzione di renderlo noto il prima possibile.
Rimane poi da chiarire la posizione delle persone che si stanno occupando del progetto, così come la loro modalità di selezione e le eventuali retribuzioni, verso quella trasparenza che Tucci vorrebbe addirittura istituzionalizzare in “una pagina apposita, da inserire nel sito di Siena CEC 2019”.