E invita a rileggere il comunicato del prefetto dell'8 agosto scorso

Nel testo, infatti, si legge: “Il 24 aprile scorso il Prefetto di Siena ha proposto al Ministro dell’Interno lo scioglimento del consiglio comunale di Monteriggioni per intervenuta decadenza del Sindaco. Il decreto presidenziale di scioglimento, in data 6 giugno, è stato trasmesso dal Prefetto al Comune il giorno 12 giugno, quando era ancora in corso di pubblicazione, per ‘rendere edotti tutti i componenti del consiglio comunale’. E’ utile ricordare che, nel caso di decadenza del Sindaco, l’ordinamento degli Enti Locali prevede che non si proceda a commissariamento dell’Ente.
Infatti, ‘il consiglio comunale e la giunta rimangono in carica sino a (nuova) elezione’ e ‘le funzioni del Sindaco sono svolte dal Vicesindaco’. Lo scioglimento è funzionale alla indizione di elezioni nella prima sessione utile che, nel caso di Monteriggioni, coincide con la scadenza naturale.”
Il Presidente della Repubblica – come dichiarato dal Sindaco in quella seduta consiliare – “ha preso atto della regolarità della procedura adottata a Monteriggioni, che è stata seguita, passo-passo, dal Ministero dell’Interno attraverso il Prefetto di Siena, e che, dal punto di vista della formalità, è ineccepibile. Se qualcuno ritiene che ci siano altri profili da valutare affronteremo la questione con la tranquillità e serenità di chi è consapevole di aver operato correttamente”.