
di Augusto Mattioli
SIENA. “Uno degli anni accademici tra i più drammatici per la secolare storia dell’università di Siena”. Francesca Giuli, rappresentante degli studenti, nel suo intervento all’apertura del 769° anno accademico dell’ateneo non ha avuto alcuna diplomazia nel descrivere la situazione in cui questa storica istituzione si trova. “Vista la spaventosa crisi che ci troviamo ad affrontare più che un giorno di celebrazione e di festa crediamo dovrebbe essere un serio momento di riflessione collettiva e profonda”.
E’ così? Forse, ma ci permettiamo di dubitarne. Ora l’attenzione è rivolta a cosa si deve fare, più che alle autocritiche per gli errori fatti. Un po’ come succede anche nel Siena calcio quando è stato detto cne le autocritiche si faranno a fine campionato. Quando, speriamo di no, la squadra potrebbe essere già scesa in serie B.
Per cui, per capire di chi sono le responsabilità di una simile situazione ci si dovrà affidare all’inchiesta della magistratura alla quale ha fatto un accenno anche il rettore Focardi nel suo intervento. Ora che “la casa brucia”, la definizione è di Alessandro Starnini, vicepresidente del consiglio regionale toscano, bisognerà davvero intervenire in maniera concreta per impedire che vada definitivamente in cenere.
Prima dell’intervento della studentessa si è assistito ad una specie di flash movie inscenato da alcuni studenti dell’Udu, che hanno dato vita ad una finta sottoscrizione per salvare l’università di Siena dai suoi guai finanziari, seguito poi da uno striscione di protesta dei dipendenti universitari, ch
e potrebbero perdere il lavoro essendo in scadenza di contratto In questo quadro molto mesto è apparsa stridente l’allegria dei goliardi che hanno intonato il "Gaudeamus" come se niente fosse.
Il rettore Silvano Focardi nella sua relazione non ha nascosto le difficoltà della situazione. “Dovremo lavorare tutti molto duramente facendo anche molte rinunce- ha detto in un passaggio– per raggiungere l’obiettivo dell’equilibrio economico e finanziario previsto dal nostro piano di risanamento per il 2014”. Focardi ha però dato assicurazioni per quanto riguarda l’immediato futuro: che significa sicurezza per gli stipendi. Ha detto che l’intervento del Governo, di cui ha parlato in una comunicazione un paio di giorni fa, “ci pone nelle condizioni di svolgere le attività dell’ordinaria amministrazione e completare l’esercizio 2009". Focardi ha aggiunto “che la portata della crisi è tale da richiedere, in una visione necessariamente realistica, il massimo sforzo di concertazione tra le diverse componenti della comunità universitaria e delle istituzioni”.
Nei confronti di Focardi però non mancano le critiche. Franco Ceccuzzi deputato senese e uno dei massimi esponenti del partito democratico (che nella serata di venerdì ha discusso all’Arci di Sant’Andrea la questione ateneo parlando anche di cambio della governance, in sostanza una netta bocciatura per Focardi ) dopo la cerimonia ha definito“la gestione di questa crisi non è adeguata perché non collegiale e non trasparente”. E Marco Jacoboni, sindacalista della Cgil, è stato ancora più duro: “Le rassicurazioni di Focardi serviranno ai dipendenti per andare a fare la spesa alla Coop? Non bastano, ci vogliono atti concreti. Ci auguriamo che le istituzioni, Comune, Provincia e Regione Toscana sapranno sedersi ad un tavolo al Ministero per disegnare un vero piano di risanamento,con un progetto forte per dare dignità a tutta la comunità universitaria”. Per Alessandro Starnini occorre che il governo intervenga con chiarezza per la soluzione di questa crisi.”Il centro destra salva i suoi amici a Catania, Palermo, Roma. Finora le uniche cose davvero concrete le ha fatte la Regione Toscana che ha deciso di finanziare con 5 milioni l’anno per otto anni la ricerca dell’ateneo”. E si appresta nella sua legge finanziaria a decidere l’acquisto del policlinico delle Scotte per un centinaio di milioni. Una decisione in ogni caso destinata a far discutere e su cui i consiglieri regionali del Pdl potrebbero avere qualcosa da dire.
"In ogni caso ora tocca al governo2 si legge un volantino del Partito Democratico che dopo il suo congresso torna ad occuparsi dei problemi. Un volantino a cui si è contrapposto quello della Lega Nord che invece sottolinea il labvoro di risanamento “portato avanti dalla coppia Focardi-Miccolis con l’importante collaborazione del governo nazionale e del ministro competente”.
I volantini della Lega
Vai qui per leggere tutti gli interventi http://www.unisi.it/v0/minisito.html?fld=3847
SIENA. “Uno degli anni accademici tra i più drammatici per la secolare storia dell’università di Siena”. Francesca Giuli, rappresentante degli studenti, nel suo intervento all’apertura del 769° anno accademico dell’ateneo non ha avuto alcuna diplomazia nel descrivere la situazione in cui questa storica istituzione si trova. “Vista la spaventosa crisi che ci troviamo ad affrontare più che un giorno di celebrazione e di festa crediamo dovrebbe essere un serio momento di riflessione collettiva e profonda”.
E’ così? Forse, ma ci permettiamo di dubitarne. Ora l’attenzione è rivolta a cosa si deve fare, più che alle autocritiche per gli errori fatti. Un po’ come succede anche nel Siena calcio quando è stato detto cne le autocritiche si faranno a fine campionato. Quando, speriamo di no, la squadra potrebbe essere già scesa in serie B.
Per cui, per capire di chi sono le responsabilità di una simile situazione ci si dovrà affidare all’inchiesta della magistratura alla quale ha fatto un accenno anche il rettore Focardi nel suo intervento. Ora che “la casa brucia”, la definizione è di Alessandro Starnini, vicepresidente del consiglio regionale toscano, bisognerà davvero intervenire in maniera concreta per impedire che vada definitivamente in cenere.
Prima dell’intervento della studentessa si è assistito ad una specie di flash movie inscenato da alcuni studenti dell’Udu, che hanno dato vita ad una finta sottoscrizione per salvare l’università di Siena dai suoi guai finanziari, seguito poi da uno striscione di protesta dei dipendenti universitari, ch

Il rettore Silvano Focardi nella sua relazione non ha nascosto le difficoltà della situazione. “Dovremo lavorare tutti molto duramente facendo anche molte rinunce- ha detto in un passaggio– per raggiungere l’obiettivo dell’equilibrio economico e finanziario previsto dal nostro piano di risanamento per il 2014”. Focardi ha però dato assicurazioni per quanto riguarda l’immediato futuro: che significa sicurezza per gli stipendi. Ha detto che l’intervento del Governo, di cui ha parlato in una comunicazione un paio di giorni fa, “ci pone nelle condizioni di svolgere le attività dell’ordinaria amministrazione e completare l’esercizio 2009". Focardi ha aggiunto “che la portata della crisi è tale da richiedere, in una visione necessariamente realistica, il massimo sforzo di concertazione tra le diverse componenti della comunità universitaria e delle istituzioni”.
Nei confronti di Focardi però non mancano le critiche. Franco Ceccuzzi deputato senese e uno dei massimi esponenti del partito democratico (che nella serata di venerdì ha discusso all’Arci di Sant’Andrea la questione ateneo parlando anche di cambio della governance, in sostanza una netta bocciatura per Focardi ) dopo la cerimonia ha definito“la gestione di questa crisi non è adeguata perché non collegiale e non trasparente”. E Marco Jacoboni, sindacalista della Cgil, è stato ancora più duro: “Le rassicurazioni di Focardi serviranno ai dipendenti per andare a fare la spesa alla Coop? Non bastano, ci vogliono atti concreti. Ci auguriamo che le istituzioni, Comune, Provincia e Regione Toscana sapranno sedersi ad un tavolo al Ministero per disegnare un vero piano di risanamento,con un progetto forte per dare dignità a tutta la comunità universitaria”. Per Alessandro Starnini occorre che il governo intervenga con chiarezza per la soluzione di questa crisi.”Il centro destra salva i suoi amici a Catania, Palermo, Roma. Finora le uniche cose davvero concrete le ha fatte la Regione Toscana che ha deciso di finanziare con 5 milioni l’anno per otto anni la ricerca dell’ateneo”. E si appresta nella sua legge finanziaria a decidere l’acquisto del policlinico delle Scotte per un centinaio di milioni. Una decisione in ogni caso destinata a far discutere e su cui i consiglieri regionali del Pdl potrebbero avere qualcosa da dire.
"In ogni caso ora tocca al governo2 si legge un volantino del Partito Democratico che dopo il suo congresso torna ad occuparsi dei problemi. Un volantino a cui si è contrapposto quello della Lega Nord che invece sottolinea il labvoro di risanamento “portato avanti dalla coppia Focardi-Miccolis con l’importante collaborazione del governo nazionale e del ministro competente”.
I volantini della Lega
Vai qui per leggere tutti gli interventi http://www.unisi.it/v0/minisito.html?fld=3847