
SIENA. Partiamo dal presupposto che, solamente contando le teste, senza entrare nelle perversioni regolamentari esistenti in capo al nostro Ateneo, il Magnifico Rettore sarebbe sempre il Prof. Focardi, visto che i voti in senso assoluto del Focardi sono 800, contro quelli favorevoli al Prof Riccaboni che sono soltanto 613.
La prima assurdità infatti è che ci sono voti che hanno il peso di uno a uno e voti che valgono 1/10, quindi per fare un voto ci vogliono 10 persone; a cosa sarebbe riferibile l’inferiorità di certi votanti per cui il rapporto del loro voto è uno a dieci? Anche se ben sappiamo i ragionamenti elettivi nelle strutture come le Universita’, dove i rapporti sono determinati da un calcolo ponderale stabilito negli Statuti degli Atenei.
Il Consigliere del PdL dice che il Prof Riccaboni rappresenta il nuovo; mi chiedo se il Consigliere PdL conosce il ruolo che aveva il Prof. Riccaboni (Presidente del Nucleo di Valutazione), cioè a dire chi era preposto a scoprire se l’Ateneo fosse gestito in modo oculato, corretto e nel rispetto delle leggi. Paradossalmente però chi si è accorto per primo dei gravissimi problemi che attanagliavano il nostro Ateneo è stato il rettore uscente, Prof. Focardi, e non gli organi di controllo come avrebbe dovuto essere. Perciò dire che il Prof. Riccaboni rappresenti il nuovo è come dire che il nuovo possa essere rappresentato dai vari Prof. Berlinguer, Tosi e Boldrini.
Secondo il mio modesto parere il Rettore uscente era veramente l’espressione di chi aveva dimostrato attenzione ai problemi dell’Ateneo, avendo lui stesso aperto il caso e portando i libri contabili in Procura; alla luce di questo gesto e soprattutto alla luce del fatto che il Prof. Focardi non si è mai “assolto” completamente dai problemi, ammettendo anche pubblicamente la possibilità di propri errori, era da riconfermare. Questa mia impressione è confermata anche dal fatto che, tra i votanti in generale e tra i Senesi votanti, il Prof. Focardi è stato “riconfermato” anche se il regolamento della conta dice no.
Va evidenziato soprattutto il fatto che gran parte degli elettori non riferibili alle “baronìe”, o ha ridato fiducia al Rettore uscente o si è semplicemente astenuto.
L’altro dato che non può non essere sottolineato, è la vittoria di misura, e quindi per soli 16 voti, del Prof. Riccaboni; questo dato dice chiaramente che il nostro Ateneo è spaccato in due, situazione che complica ulteriormente il percorso di risanamento economico.
Il sottoscritto, sia a livello personale che in qualità di rappresentante della Lega Nord Senese in Provincia, si augura che chi si è preso l’onere di portare al salvataggio l’Ateneo ne abbia la voglia, la capacità e la possibilità, ma pare che l’inizio non sia dei migliori, visto le eccellenti dimissioni del Direttore Amministrativo Prof. Barretta.
La prima assurdità infatti è che ci sono voti che hanno il peso di uno a uno e voti che valgono 1/10, quindi per fare un voto ci vogliono 10 persone; a cosa sarebbe riferibile l’inferiorità di certi votanti per cui il rapporto del loro voto è uno a dieci? Anche se ben sappiamo i ragionamenti elettivi nelle strutture come le Universita’, dove i rapporti sono determinati da un calcolo ponderale stabilito negli Statuti degli Atenei.
Il Consigliere del PdL dice che il Prof Riccaboni rappresenta il nuovo; mi chiedo se il Consigliere PdL conosce il ruolo che aveva il Prof. Riccaboni (Presidente del Nucleo di Valutazione), cioè a dire chi era preposto a scoprire se l’Ateneo fosse gestito in modo oculato, corretto e nel rispetto delle leggi. Paradossalmente però chi si è accorto per primo dei gravissimi problemi che attanagliavano il nostro Ateneo è stato il rettore uscente, Prof. Focardi, e non gli organi di controllo come avrebbe dovuto essere. Perciò dire che il Prof. Riccaboni rappresenti il nuovo è come dire che il nuovo possa essere rappresentato dai vari Prof. Berlinguer, Tosi e Boldrini.
Secondo il mio modesto parere il Rettore uscente era veramente l’espressione di chi aveva dimostrato attenzione ai problemi dell’Ateneo, avendo lui stesso aperto il caso e portando i libri contabili in Procura; alla luce di questo gesto e soprattutto alla luce del fatto che il Prof. Focardi non si è mai “assolto” completamente dai problemi, ammettendo anche pubblicamente la possibilità di propri errori, era da riconfermare. Questa mia impressione è confermata anche dal fatto che, tra i votanti in generale e tra i Senesi votanti, il Prof. Focardi è stato “riconfermato” anche se il regolamento della conta dice no.
Va evidenziato soprattutto il fatto che gran parte degli elettori non riferibili alle “baronìe”, o ha ridato fiducia al Rettore uscente o si è semplicemente astenuto.
L’altro dato che non può non essere sottolineato, è la vittoria di misura, e quindi per soli 16 voti, del Prof. Riccaboni; questo dato dice chiaramente che il nostro Ateneo è spaccato in due, situazione che complica ulteriormente il percorso di risanamento economico.
Il sottoscritto, sia a livello personale che in qualità di rappresentante della Lega Nord Senese in Provincia, si augura che chi si è preso l’onere di portare al salvataggio l’Ateneo ne abbia la voglia, la capacità e la possibilità, ma pare che l’inizio non sia dei migliori, visto le eccellenti dimissioni del Direttore Amministrativo Prof. Barretta.
Giovanni Di Stasio Capogruppo in Consiglio Provinciale di Siena Lega Nord Toscana