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Che cosa è un BarCamp Anche se può sembrare una parola del tutto nuova, in realtà BarCamp è una forma di organizzazione di conferenze già molto usata in Italia. La traduzione più corretta è “Non-Conferenza”, perché a differenza dei normali convegni, non c’è nessun relatore o esperto invitato. Tutti sono chiamati a partecipare, chiunque può prendere la parola e presentare la propria relazione. Il dialogo e lo scambio libero di conoscenze sono gli unici requisiti che si richiedono ai partecipanti. “Solo partecipanti”, infatti è lo slogan principale di tutti BarCamp mondiali e, anche “SIENATTIVA BarCamp 2012”, accoglie in pieno questo motto. Nessun relatore invitato o esperti da far salire in cattedra: solo dialogo fra interessati, in nome del principio che attraverso il dialogo e il confronto di esperienze nascono le idee migliori e più innovative.
Chi può partecipare e come si sviluppa la discussione La precondizione per partecipare ad un barcamp è avere voglia di ascoltare e di contribuire al dibattito. Tutti possono presentare progetti e idee prendendo la parola e raccontando la loro storia. Il barcamp ha una struttura “fluida” gestita, di solito, con una lavagna o un raccoglitore di memo-tac, nel quale ognuno può andare ad attaccare il suo post-it con il tema che vorrebbe trattare. È, quindi, una riunione aperta e i contenuti vengono proposti dai partecipanti stessi. Le persone accorpano alcuni argomenti, propongono speach multipli a due o tre persone, formano dei “capannelli”. Si cerca di non utilizzare la modalità palco-spettatori, mentre si tende, a stare tutti sulla stessa base, eliminando il palco, e a moltiplicare i punti di attenzione, creando dei veri e propri speaker corner, sul modello dell’Hide Park Corner di Londra. . Si favoriscono le relazioni “uno a uno” ed “uno a molti” e il barcamp assume un’estensione che supera quella della sala riunioni, cioè tutta l’area fuori e dentro la sala può essere utilizzata per lo scambio di esperienze e di idee.
Il BarCamp di Siena I giovani e le politiche giovanili saranno al centro del BarCamp di Siena. Questa volta non sarà solo l’amministrazione comunale a decidere quali direttive e direzioni prendere in questo campo, ma saranno gli stessi giovani a proporre i temi che più gli interessano e più gli stanno a cuore. Lo spazio aperto di discussione che il BarCamp intende creare permette di sviluppare le tematiche più importanti e proporre delle modalità di attuazione delle idee migliori. Le aree tematiche proposte dagli organizzatori riguardano molti aspetti della vita di una giovane a Siena: come conoscere i servizi rivolti a questa generazione, per esempio, e come riuscire a diffondere adeguatamente l’informazione; cosa vuol dire abitare la città e quali sono i diritti di cittadinanza.
Dove e Quando La “non conferenza” senese si svolgerà il 12 gennaio 2012, nei locali della Fortezza Medicea di Siena, la partecipazione è totalmente gratuita. Alle ore 14.30 è previsto il ritrovo presso la Fortezza Medicea e alla 14.40, nei locali dell’Enoteca Italiana sarà presentata SienAttiva BarCamp 2012. Alle 15.30, presso i locali del SienaJazz, invece, si svolgerà la divisione in aree tematiche che aprirà di fatto i lavori. Alle 19 è previsto l’incontro conclusivo della giornata prima dell’ ”apericena”, alle ore 19.40. Alle ore 21, infine, è previsto il concerto musicale dei gruppi giovani dell’Accademia Siena Jazz. Per iscriversi al BarCamp e per qualsiasi ulteriore informazione è possibile scrivere un’email all’indirizzo di posta elettronica sienattiva@comune.siena.it o visitare il sito internet www.sienattiva.wordpress.com.
“Barcamp – afferma Alessandro Cannamela – assessore alle politiche giovanili del Comune di Siena – è anche un’occasione unica per cambiare mentalità: smettere di chiedersi cosa possiamo fare per i giovani e cominciare a chiedersi cosa possono fare i giovani per noi. Quali politiche possiamo costruire insieme per arginare la precarietà dilagante, per favorire occasioni di impresa per i giovani, per orientare la formazione specializzata; ma anche come la città può divenire più accogliente e culturalmente vivace: insomma vorremmo che i giovani discutessero di tutto ciò che interessa loro e delle modalità con cui si può realizzarlo. Quello che noi offriamo – conclude Cannamela – è una sede dove discutere e l’assoluta trasparenza dell’amministrazione: vorremmo costruire il futuro della nostra città a partire dalle idee e dalle pratiche che loro stessi mettono in campo”.