Ultimo luminoso momento di gloria cittadina prima del ridimensionamento?

SIENA. La giornata più gloriosa per lo sport professionistico senese potrebbe diventare il canto del cigno di una stagione irripetibile per chissà quanto tempo. Certo, la Robur potrebbe qualificarsi per la finale di Coppa Italia e raggiungere il suo massimo traguardo sportivo della storia, perché fino al fischio finale nessun risultato è certo, ma ben difficilmente ricapiterà nella stessa sera di avere due match importanti in televisione, e in tutte e due contemporaneamente di vedere in campo una formazione senese.
Il controsenso per cui il calabrone vola vale anche contro le città da milioni di abitanti come Napoli e Atene, piene di tifosi e di magliette vendute, di televisioni e giornali. Le due gare si giocano alla stessa ora, le 20:45 costringendo tutti a fare una scelta di campo, a meno di rimanere in casa con due televisori accesi e diversamente sintonizzati. Figc ed Euroleague non hanno sentito storie di anticipi o posticipi di uno dei due match, forse irritate e disturbate “dall’invadenza senese”. Sappiamo tutti i meriti dei presidenti, degli staff tecnici e dei giocatori di Robur e Mens Sana. Ma sappiamo anche, e tutti, che tutto questo è stato reso possibile dall’impegno della banca Monte dei Paschi che tanti (e adesso più che mai discussi) quattrini ha versato di sponsorizzazioni nelle casse delle due società, fino almeno il 2000 sempre esangui e desolatamente vuote. Soldi che sono andati anche nelle tasche delle società minori di calcio e basket, la cui mancanza ridimensionerà le ambizioni di tutti gli sport che in provincia hanno beneficiato di babbo Monte.
Alessandro Profumo o chi per lui non conosce nessuno, a Siena, non è legato a un carro politico-elettorale. Farà certamente un taglio, come direbbe il premier Monti, orizzontale. Avrebbe senso per lui scegliere uno sport anziché l’altro? Oppure la Mens Sana riuscirà a far valere la presenza nel nuovo CdA che si andrà a formare la presenza del suo vicepresidente Paola Serpi come revisore dei conti? Ma se decidesse di azzerare tutto, finirebbero le discussioni annose sul “panem et circenses” che hanno accompagnato gli ultimi dieci anni di sport professionistico in città.
Certo è che Siena e la sua banca oggi sono conosciute nel mondo proprio grazie alle sponsorizzazioni che fanno stare nel mondo professionistico sportivo e in quello delle scommesse sportive… più che per il Palio e la qualità della vita. Azzerare significa ritornare a prima del 2000 e per questo che consiglio tutti di conservare questa data del 21 marzo 2012 nel proprio calendario della vita. I sacrifici che la Direzione Generale di Mps sta chiedendo ai suoi dipendenti, purtroppo, non lasciano spazio alla fantasia per sognare giocatori nuovi e famosi a calcare il manto erboso del Rastrello o il dolce parquet del Palaestra.