Nuovo capitolo nel progetto "Hyper-Space" tra Università di Siena e Opera Metropolitana

SIENA. Prosegue con successo il percorso innovativo intrapreso dall’Opera della Metropolitana di Siena (OPERA) in collaborazione con l’Università degli Studi di Siena (UNISI). Dopo l’installazione del sistema Hyper-Space nel Duomo di Siena – già oggetto di numerosi articoli sulla stampa locale e nazionale – oggi si annuncia il suo perfezionamento ed estensione agli altri principali plessi Monumentali e Museali, nello specifico nella Cripta, nel Battistero e soprattutto nell’articolato Museo dell’Opera della Metropolitana di Siena.
La storia che ci precede
- Nel luglio 2023, l’ANSA ha descritto Hyper-Space come un sistema capace di conteggiare con precisione le entrate e le uscite in ciascuna area monitorata del Duomo, gestendo anche flussi molto intensi, fino a circa 200 persone al minuto, e fornendo dati essenziali per sicurezza e rispetto delle normative.
- Sempre il sito ufficiale dell’Opera segnala che dopo quasi due anni di sperimentazione, Hyper-Space ha raggiunto un’accuratezza comparabile a quella dei tornelli fisici, ma senza il loro impatto visivo e/o strutturale.
- Il sistema, nato a Siena, è già stato adottato anche da altre istituzioni culturali di rilievo nazionale, come il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, a conferma della solidità tecnologica e dell’attrattiva del progetto senese.
- Il nuovo avanzamento nella Cripta, nel Battistero ed al Museo dell’Opera
Il sistema, rinnovato grazie a tecniche più sofisticate di Computer Vision e Deep Learning, è ora operativo anche al Museo dell’Opera della Metropolitana di Siena. Le nuove funzionalità includono:
- Conteggio simultaneo dei visitatori presenti nelle diverse aree del Museo, in tempo reale.
- Migliore gestione dei flussi, con alert automatici in caso di criticità (sovraffollamento) o situazioni che possano compromettere la sicurezza delle persone o delle opere.
- Rispetto dell’estetica del museo e delle sue strutture storiche, minimizzando l’impatto visivo e garantendo compatibilità con il patrimonio architettonico.
- Protezione della privacy, grazie ad algoritmi che non richiedono riconoscimento facciale né dati personali identificabili.
Collaborazione, trasferimento tecnologico e prospettiva
Questo traguardo è frutto di una collaborazione pluriennale tra l’Università di Siena, l’Opera della Metropolitana e Opera Laboratori, che gestisce il servizio di accoglienza, rafforzata, più di recente, dalla convenzione tra entrambe le Istituzioni e i Vigili del Fuoco di Siena (VVF), che estende ulteriormente l’ambito d’azione a:
- Sicurezza integrata nei luoghi della cultura (gestione emergenze, triage delle opere in caso di calamità, monitoraggio strutturale, prevenzione incendi).
- Conservazione delle opere d’arte all’interno del Complesso Monumentale e Museale.
- Formazione congiunta di personale (museale, cantieristico/operativo e dell’emergenza).
- Ulteriori sviluppi tecnologici che possano essere esportati come modello nazionale per altri musei e monumenti.
Il ruolo dell’OPERA e di UNISI quali centri di innovazione
Accanto alla sua missione primaria di custodia, valorizzazione e gestione del patrimonio culturale senese, l’OPERA, come sancito anche dal proprio Statuto istitutivo, svolge un ruolo attivo di motore e centro di sperimentazione. L’Ente non si limita a preservare e tramandare il patrimonio storico-artistico, ma promuove e sostiene percorsi di ricerca e di innovazione tecnologica, favorendo la nascita di soluzioni avanzate che coniugano sicurezza, fruizione e tutela del patrimonio. In questo modo, l’OPERA interpreta in maniera piena la propria vocazione storica: custodire il passato, ma anche spingere il presente verso nuove frontiere di conoscenza e sviluppo.
“L’installazione del sistema nella Cripta, nel Battistero ed al Museo dell’Opera non è solo un ulteriore miglioramento tecnologico, ma rappresenta un esempio concreto di come l’Università, attraverso le attività di terza missione, trasferimento tecnologico ed attraverso i suoi bracci operativi come Hyperion srl (società di UNISI esperta in Computer Vision, Distributed Artificial Intelligence, dispositivi Very Low Power e Embedded Full Harvesting) possa supportare il personale impiegato per l’accoglienza, generando un circuito virtuoso capace di mettere la ricerca scientifica al servizio delle istituzioni culturali e della collettività, offrendo maggiore sicurezza, qualità nella fruizione e tutela del patrimonio, senza compromessi estetici.”
Con questo avanzamento, Siena riafferma la propria vocazione come laboratorio d’eccellenza per l’innovazione nei beni culturali, in cui la ricerca accademica non resta confinata all’ambito scientifico, ma diventa motore di progresso sociale, economico e culturale.