Utile di oltre 3 milioni di Euro, mentre le iscrizioni sono in crescita Il Rettore Frati: “Rilevante il valore strategico della programmazione”

Di Lorenzo Croci
SIENA. Oggi, il Senato del Consiglio d’Amministrazione dell’Università di Siena ha approvato il budget 2017, ossia il bilancio di previsione per l’anno solare 2017, che è un bilancio di previsione annuale autorizzatorio, ossia, un bilancio che autorizza le diverse operazioni che l’Università di Siena dovrà eseguire nel prossimo anno. Ma si tratta di un bilancio che si pone in un contesto temporale molto particolare per certi aspetti che hanno influenzato la tempistica e le modalità di redazione di tale bilancio perché, purtroppo, ancora non si conosce l’importo del FFO (il Fondo di Finanziamento Ordinario che costituisce una delle principali fonti di entrata per tutte le Università italiane pubbliche): il Ministero dell’Istruzione non ha ancora reso noto l’ammontare di tale FFO, che rappresenta circa il 65% dell’importo complessivo delle entrate delle Università italiane pubbliche, nonché cifra che permette alle singole Università statali di poter organizzare al meglio le diverse strategie manageriali da adottare nel corso dell’anno accademico. Nonostante questa grave mancanza (prima della fine di quest’anno il Ministero dovrà far sapere all’Università di Siena l’FFO), il Rettore dell’Ateneo senese, Francesco Frati – insieme al suo staff dirigenziale – ha fatto sapere che l’attuale bilancio previsionale dell’Università di Siena è pari a circa 3mld di euro. La sottrazione tra i ricavi totali (170.199.080 mld di euro) e i costi totali (167.104.883), propone una cifra, per la precisione, pari a 3.094.197 mld di euro. Anche se – come detto dinanzi – non si conosce ancora la cifra esatta del Fondo di Finanziamento Ordinario, i toni usati dal Rettore sono stati molto celebrativi ed idiosincratici, dovuti soprattutto al fatto di aver chiuso ancora un anno di bilancio con un utile netto, anche se minore rispetto agli anni precedenti, in positivo: “Per l’Università di Siena gli anni bui sono finiti, e questo dato – insieme all’aumento di studenti stranieri e all’aumento di assunzioni di docenti – ce lo conferma pienamente. Il nostro è un Ateneo che non ha perso di attrattività e non ha perso la qualità della propria ricerca. Altri 25 ricercatori andranno a rimpolpare il parco docenti dell’Università di Siena, e questo ci rende molto soddisfatti del lavoro che stiamo facendo. Nel 2015/2016 l’ammontare del Fondo di Finanziamento Ordinario è stato di 108 mln di euro, e per quest’anno prevediamo una cifra pari a circa 109 mln di euro. La chiusura del bilancio con utile netto pari a 3 mld di euro deve essere inoltre rapportata al profondo decurtamento che dal 2009 ad oggi il Ministero dell’Istruzione ha promosso nei confronti di tutto il comparto universitario statale italiano, ed anche per questo, tale dato, deve denotare una chiave di lettura positiva per il lavoro che stiamo facendo e per i risultati che l’Università sta ottenendo”, ha dichiarato il Rettore. Oltre a questi dati, come ha spiegato il Rettore Frati, l’Università di Siena – da quando è alla guida lui – ha ricominciato a rinvestire per rinnovare il contratto del personale tecnico amministrativo, e il conto di previsione degli investimenti che l’Ateneo senese utilizzerà il prossimo anno – soprattutto per la manutenzione – è pari a 2.583.716,00 mld di euro. Tale cifra sarà utilizzata per le immobilizzazioni immateriali, per gli impianti e per le attrezzature, per i mobili e per gli arredi, per le attrezzature scientifiche e per le immobilizzazioni in corso e acconti. Oltre al bilancio preventivo del 2017, l’incontro con il Rettore Frati è stata anche l’occasione per parlare della programmazione strategica 2016-2018 che l’Università di Siena intende adottare nel prossimo triennio. In base al cosiddetto documento di programmazione (progetto generale di Ateneo stabilito dal Ministero dell’Istruzione), ogni singolo Ateneo stabilisce dal documento di programmazione gli obiettivi che entro e non oltre la fine del 2018 l’Università di Siena dovrà obbligatoriamente ottemperare, cosicché possa far accrescere la propria attrattività e il proprio prestigio. Inoltre, questa programmazione triennale detiene una doppia valenza: la prima soprattutto finanziaria, mentre la seconda di natura politica, poiché l’adempimento o meno, degli obiettivi precedentemente prescelti, pone una chiara riflessione interna. “Per quanto riguarda la programmazione strategica siamo ancora in una fase iniziale, e soprattutto in una fase atavica perché il profondo stallo dello Stato, e quindi del Ministero dell’Istruzione, sta rallentando di non poco questa fondamentale fase che dovrà essere attuata al più presto”, ha dichiarato Francesco Frati. Infine, l’ultima questione toccata da Frati ha riguardato il numero degli studenti immatricolati all’anno accademico 2016/2017, e il tema dell’internazionalizzazione, strategia di sviluppo culturale ed economico su cui il precedente Rettore Angelo Riccaboni, ha puntato davvero molto. Per quanto concerne il numero delle immatricolazioni per gli studenti iscritti al primo anno delle Lauree triennali, è stato registrato un aumento del 3,36% rispetto al precedente anno accademico, numericamente siamo passati da 2.885 iscritti a 2.982 iscritti alle Lauree triennali. Mentre, per le Lauree magistrali l’aumento risulta ancora maggiore rispetto a quello delle Lauree triennali: dal 14,13% del 2015/2016 all’attuale 26,27%, da 884 a 1.020 iscritti al primo anno di Lauree magistrali. Ciò, è dovuto soprattutto al sostanzioso aumento delle iscrizioni da parte degli studenti stranieri, a sua volta dovuto – secondo Frati – al vertiginoso aumento di Lauree magistrali in sola lingua inglese che l’Ateneo sta mettendo a disposizione di tutti gli studenti.