
SIENA. Mercoledì 24 settembre il Senato Accademico dell’Università per Stranieri di Siena ha votato all’unanimità questa mozione sull’iniziativa della Global Sumud Flotilla.
Premesso che
- La Global Sumud Flotilla è un’iniziativa internazionale di carattere civile e rigorosamente non violento, nata con l’obiettivo di rompere il blocco imposto sulla Striscia di Gaza e di aprire un corridoio umanitario marittimo che consenta l’arrivo di aiuti alimentari, sanitari e di beni di prima necessità a una popolazione stremata da anni di assedio. Le Nazioni Unite hanno più volte denunciato come tale blocco costituisca una forma di punizione collettiva, vietata dal diritto internazionale umanitario e dalle Convenzioni di Ginevra, richiamando anche le parole del Comitato Internazionale della Croce Rossa, secondo cui “ai sensi del diritto internazionale umanitario, il passaggio rapido e senza ostacoli degli aiuti umanitari deve essere consentito e facilitato attraverso la Striscia di Gaza”.
- Secondo l’ultimo rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA), oltre due milioni di persone a Gaza dipendono da aiuti immediati. Le infrastrutture idriche ed elettriche sono ormai prossime al collasso, l’accesso a cure mediche salvavita è gravemente compromesso e la popolazione civile soffre di gravi carenze di cibo, acqua potabile e medicinali essenziali. Alla luce di questa situazione, gli Esperti ONU per i Diritti Umani hanno sollecitato il passaggio sicuro della Flotilla e la garanzia di un accesso umanitario pieno e non ostacolato, in conformità con il diritto internazionale marittimo e umanitario.
- Tra i partecipanti alla missione figurano anche cittadini e cittadine italiane/ni che, di fronte alle minacce di sequestro e criminalizzazione da parte del Governo israeliano, hanno richiesto la tutela diplomatica del proprio Paese, una richiesta che merita particolare attenzione alla luce dei principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite e dal diritto internazionale.
Considerato che
- L’Università per Stranieri di Siena, per storia e vocazione, si riconosce nei valori di pace, dialogo interculturale, solidarietà internazionale e tutela dei diritti umani, principi che sono al centro della sua missione educativa e della sua proiezione internazionale;
- La comunità universitaria, in quanto luogo di formazione, ricerca e diffusione della conoscenza, ha il dovere morale di non rimanere indifferente di fronte al genocidio del popolo palestinese attuato dallo Stato di Israele e alla crisi umanitaria, da questo innescata, che mette in gravissimo pericolo la popolazione civile e le persone impegnate in azioni di pace e solidarietà;
- Sebbene il Senato Accademico non disponga di competenze dirette in materia di politica estera, esso può farsi promotore di un appello morale e civile rivolto alle istituzioni nazionali e internazionali affinché agiscano nel rispetto del diritto internazionale e dei principi umanitari fondamentali;
Il Senato Accademico dell’Università per Stranieri di Siena
- Esprime profonda solidarietà alla missione umanitaria della Global Sumud Flotilla e a tutte le persone che vi partecipano, riconoscendo il valore della loro azione non violenta volta a difendere la dignità umana, la pace e il diritto dei popoli a vivere liberi da assedi e privazioni;
- Rivolge un appello al Governo italiano affinché garantisca la massima protezione diplomatica e consolare ai cittadini italiani coinvolti, consentendo loro di svolgere la propria azione in sicurezza, e affinché si adoperi per l’apertura immediata di corridoi umanitari sicuri verso la popolazione di Gaza, nel pieno rispetto delle Convenzioni di Ginevra e delle norme del diritto internazionale;
- Sottolinea l’urgenza di un impegno diplomatico e politico a livello europeo e internazionale che favorisca soluzioni di pace durature, nel solco dei principi fondanti delle Nazioni Unite, del diritto internazionale umanitario e della cooperazione tra i popoli;
- Invita le istituzioni accademiche italiane e internazionali a sensibilizzare le proprie comunità sulla gravità della crisi in corso e ad unirsi alle mobilitazioni globali a sostegno di Gaza, promuovendo iniziative di informazione, ricerca e dialogo interculturale.