Recuperata la refurtiva e condannate per direttissima le malviventi
SIENA. Nella serata del 2 dicembre 2025, i Carabinieri della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Siena hanno arrestato in flagranza di reato tre donne, originarie delle province di Napoli e Caserta, ritenute responsabili del reato di truffa con il metodo del finto Carabiniere.
I militari, allertati da una segnalazione pervenuta al Numero Unico di Emergenza 112, si sono recati all’abitazione di un uomo rimasto vittima del raggiro, sorprendendo una delle tre donnementre entrava all’interno di un’auto. Al termine di un breve pedinamento, il mezzo è stato fermato dai militi, che hanno sorpreso le tre donne in possesso di un cospicuo quantitativo di gioielli e monili in oro, del valore stimato di circa 15 mila euro. La segnalazione al 112 e la prontezza operativa dei Carabinieri hanno consentito l’arresto delle tre truffatrici e il recupero della refurtiva, restituita al proprietario.
Al termine del giudizio per direttissima, gli arresti sono stati convalidati ed è stata disposta a carico delle tre donne la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nel luogo di residenza per tre giorni a settimana.
Quella del metodo del “finto carabiniere” è una tipologia di truffa spesso utilizzata dai malviventi, che fanno leva sullo stato emotivo delle vittime. Essa consiste in una telefonata di un finto appartenente alle Forze dell’Ordine o di un finto avvocato, che fa credere alla vittima che un proprio parente sia rimasto coinvolto in un incidente stradale o che sia stato arrestato. Alla vittima viene richiesta una somma di denaro o gioielli per fornire assistenza sanitaria o legale alla persona cara in difficoltà. Se la persona truffata accetta, l’interlocutore comunica che di lì a breve un assistente o un Carabiniere in borghese si reca a casa della vittima per ritirare il denaro contante o i gioielli.
I consigli per difendersi da questo tipo di truffa sono:
– Diffidare delle apparenze;
– Non aprire mai la porta agli sconosciuti;
– Non fidarsi del solo tesserino di riconoscimento;
– Ricordare che le Forze dell’Ordine non chiedono mai denaro per assistere i cittadini.
In caso di necessità, è sempre opportuno chiamare il 112.






