"Serve un metodo nuovo per decidere insieme il futuro del territorio"
SIENA. Da Siena Sostenibile ticeviamo e pubblichiamo.
“Il dibattito sul futuro dell’aeroporto di Ampugnano, nel comune di Sovicille, è tornato al centro della scena pubblica. Come Siena Sostenibile, abbiamo scelto di interessarci attivamente solo a elezioni concluse, partecipando ad un incontro con il Comitato AmpugnaNO per conoscere gli aspetti reali, lontani dai toni propagandistici, che più preoccupano su questo progetto.
Nello specifico, si tratta di una proposta di riqualificazione promossa da ENAC Servizi Srl, che prevede un investimento di circa 34 milioni di euro per il ripristino dello scalo e la realizzazione di un impianto fotovoltaico di venti ettari.
Un’iniziativa che ha raccolto consensi e opposizioni, ma che – al di là delle posizioni di parte, conferenze stampa e sopralluoghi – continua a porre una questione più ampia: come vengono assunte le decisioni che incidono sul futuro del territorio e chi deve partecipare davvero?
Da un lato vi sono istituzioni e forze politiche che sostengono il progetto, vedendo nello scalo un’occasione di sviluppo economico e turistico per la provincia di Siena. Dall’altro, i comitati cittadini esprimono forti perplessità, denunciando la mancanza di un processo trasparente e condiviso con preoccupazioni per i possibili impatti sulla salute e sul territorio.
I nostri dubbi sono rivolti soprattutto al metodo con cui le attuali forze politiche si stiano occupando (o non occupando) di questo progetto.
L’area di Ampugnano è parte integrante di un sistema territoriale che comprende Siena, Sovicille e la Val di Merse. Qualunque intervento – che sia aeroportuale, sportivo o energetico – deve nascere da una pianificazione condivisa, fondata su dati certi e verificabili, studi di impatto ambientale, analisi economiche e un confronto aperto con cittadini, imprese e associazioni, che attualmente non sembra essere stata messa in atto.
In questo senso, riteniamo interessante anche la proposta di un centro sportivo internazionale avanzata nell’ambito del progetto Tuscany Camp: un’idea che, se valutata con rigore e coerenza urbanistica, potrebbe integrarsi con altre funzioni pubbliche, contribuendo a creare un polo multifunzionale orientato al benessere, allo sport e alla sostenibilità.
Per noi, il nodo non è essere “pro” o “contro” Ampugnano, ma chiedere chiarezza, metodo e partecipazione.
La città e il suo territorio hanno bisogno di politiche pubbliche trasparenti, non di scorciatoie o di progetti annunciati senza un reale coinvolgimento dei territori interessati.
Crediamo che solo un percorso partecipativo strutturato, con tavoli di confronto aperti e documenti pubblici, possa restituire credibilità e fiducia alle istituzioni.
Ampugnano può rappresentare uno degli elementi per immaginare un vero sviluppo del territorio, che metta al centro le persone e l’ambiente, senza dare per scontato che lo sviluppo dell’aeroporto sia l’unica strada possibile”.






