Grande indignazione per le parole vergognose ed infamanti. Solidarieta del gruppo Primarie Centrosinistra

SIENA. In merito alla scritta apparsa su un muro del Centro salute mentale di Siena, l’Asl Toscana sud est si è mossa subito stamani per attivare le autorità competenti. Personale della Questura ha effettuato un sopralluogo per gli accertamenti del caso. È già stato avviato il percorso di denuncia formale . Per la più celere rimozione della scritta, è stata attivato l’ufficio tecnico della Zona distretto Senese.
“Oggi sul muro esterno del Centro di salute mentale di Siena è apparsa una scritta vergognosa e infamante, – dichiara il direttore di Psichiatria per la provincia di Siena Claudio Lucii -. Verso questi atti non ci deve essere nessuna tolleranza. Il nostro stato emotivo è di grande indignazione. La Direzione aziendale e tutti operatori dell’unità funzionale ribadiscono il loro quotidiano impegno per la cura delle persone e delle famiglie che si rivolgono al nostro servizio pubblico di salute mentale, con un costante lavoro di vicinanza, accoglienza e supporto. Il diritto alla cura, per tutti, ma proprio per tutti è sancito nella nostra Carta costituzionale e nelle leggi della Repubblica”.
Le parole del direttore della Zona distretto Senese Lorenzo Baragatti: “Da parte mia vorrei sottolineare come l’odio e la discriminazione siano troppo spesso ancora presenti nella nostra società, lo sdegno per quanto accaduto, l’impegno della direzione di zona distretto nel supporto alle attività di salute mentale e nel sostegno continuo agli operatori che ringrazio personalmente per l’impegno quotidianamente profuso”.
Il Gruppo Primarie Centrosinistra esprime la propria solidarietà ai pazienti, alle loro famiglie e agli operatori del Centro di Salute Mentale di Siena, vittime di una vile offesa sulle proprie mura.
“Non basta però la semplice condanna di un gesto oltraggioso: oggi più che mai, infatti, in una società che tende sempre più all’individualismo e all’egoismo, è necessario rafforzare tutto ciò che opera nel campo della solidarietà ed educare tutta la comunità al rispetto, alla comprensione e all’empatia nei confronti delle persone più fragili. Il disagio mentale non è una vergogna e tutti noi potremmo avere bisogno di essere aiutati, nessuno escluso”.