IL consigliere regionale annuncia una "nostra mozione tesa a recuperare una parte di quanto versato dai cacciatori"

FIRENZE. “Con motivazioni, almeno a noi, incomprensibili-afferma Roberto Salvini, Consigliere regionale della Lega-il 14 gennaio sarà la data limite per cacciare in Toscana; ovvero, uno stop che arriva diciassette giorni prima della scadenza naturale di fine mese.”
“In pratica-prosegue il Consigliere-sembra che le due giornate settembrine di pre-apertura, vengano conteggiate come quindici giorni e ciò ci pare davvero fuori luogo.” “Non vi sono, poi-precisa l’esponente leghista-effettivi riscontri sul fatto, ad esempio, che la beccaccia sarebbe nel cosiddetto periodo “pre-matrimoniale”, tra l’altro solamente in poche regioni, tra cui, appunto, la Toscana.”
“Tutte le volte-sottolinea Salvini-che si paga regolarmente e per l’intero periodo la tassa di concessione governativa qualcuno(leggi gli ambientalisti) interviene con ricorsi che stravolgono il normale periodo riservato alla caccia.” “E’ necessario, quindi-insiste il rappresentante del Carroccio-redigere dei calendari venatori effettivamente scientifici come afferma la Legge 157/92.” “Le regole-afferma il Consigliere-vanno sempre rispettate ed è doveroso che le Istituzioni non se lo dimentichino mai.” “Ad ogni modo-conclude Roberto Salvini-redigerò una mozione in cui chiederò che venga recuperata una quota parte di quanto versato dai cacciatori, considerato che per più di due settimane gli verrà improvvidamente inibito di cacciare.”