L’appello di Gianpaolo Camilli di Siena Sostenibile"

SIENA. La Chiesa di Sant’Agostino, uno dei principali luoghi d’arte della città, resta in gran parte inaccessibile al pubblico, nonostante custodisca opere di straordinario valore. A sollevare la questione è Gianpaolo Camilli, membro dell’associazione Siena Sostenibile, che lancia un appello alle istituzioni affinché venga trovata una soluzione per rendere nuovamente fruibile questo importante patrimonio storico e artistico.
“Sant’Agostino è una fra le chiese più belle di Siena – spiega Camilli –. Al suo interno si trovano capolavori di artisti come Ambrogio Lorenzetti, Francesco di Giorgio Martini, Luca Signorelli, Perugino, Sodoma, Maratta, Francesco Vanni, Rutilio Manetti e molti altri. È inaccettabile che un tale tesoro rimanga sostanzialmente chiuso al pubblico”.
Camilli sottolinea anche come l’architettura della chiesa sia stata profondamente rinnovata nel 1755 su progetto del celebre architetto Luigi Vanvitelli, ma oggi tale struttura risulta in gran parte nascosta da una serie di grandi tele installate per migliorare l’acustica dei concerti dell’Accademia Chigiana, che utilizza la chiesa come sede per le sue attività musicali.
“Non può esistere una competizione tra musica e architettura – prosegue Camilli –. Entrambe sono espressioni fondamentali della cultura e possono coesistere senza che una penalizzi l’altra”.
L’appello si conclude con un invito al dialogo e alla collaborazione tra istituzioni e realtà culturali cittadine, affinché la chiesa di Sant’Agostino possa tornare ad essere un luogo vivo, aperto e accessibile, in linea con l’importanza storica e il flusso turistico che caratterizza la zona.
“La mia speranza – conclude Camilli – è che questa problematica venga presto superata, nell’interesse della città e del suo patrimonio”.