
SIENA. Da Europa Verde riceviamo e pubblichiamo.
“La crescita e lo sviluppo del nostro territorio senese parte anche dal referendum. Andare a votare per la tutela dei lavoratori e la partecipazione alla cittadinanza per gli stranieri che vivono stabilmente in Italia, rappresenta un salto di qualità per la nostra comunità. Anche la realtà senese è stata attraversata da vicende passate e ancora attuali, che hanno messo in luce i meccanismi di precarietà e instabilità del lavoro. Dai quesiti del referendum dell’8 e 9 giugno dobbiamo partire, per dare un segnale forte alla difesa del lavoro. Ci aspettiamo, inoltre, che i cittadini di un territorio come il nostro, patrimonio di storia, arte e civiltà, si impegnino per il benessere sociale e il contrasto alle disuguaglianze, votando sì al quesito sulla cittadinanza. Questi in sintesi i motivi dei cinque sì:
Sì, la tua vita la proteggi così: estende la responsabilità di eventuali incidenti che accadono nelle catene degli appalti anche all’impresa principale.
Sì, il tuo stipendio lo tuteli così: se un lavoratore viene ingiustamente licenziato in una piccola impresa, può ricevere un risarcimento adeguato.
Sì, il tuo lavoro lo difendi così: tornando all’art.18 dello Statuto dei Lavoratori, nessun datore di lavoro può licenziare un lavoratore senza giusta causa e motivo.
Sì, la precarietà finisce così: perché ogni assunzione a termine dev’essere giustificata da un’esigenza temporanea.
Sì, la nuova Italia nasce così: una persona residente in Italia da 5 anni può richiedere la cittadinanza.
I cittadini senesi siano testimoni di quel risveglio civico che, dalle manifestazioni di piazza, possa ora confluire nelle urne, con i cinque sì al miglioramento della nostra società”.