Omaggio di Confronti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella

SIENA. Da Associazione Confronti riceviamo e pubblichiamo.
“È difficilmente credibile che il massimo vertice istituzionale dell’Italia repubblicana sia in fila con i coetanei per fare il vaccino. Umiltà, pazienza, educazione, riservatezza. Ma era veramente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella o era un sosia per fare notizia?!
Chi conosce Mattarella non ha bisogno di interpreti: era Lui.
Un uomo messo a dura prova nella vita. Ma queste prove lo hanno fortificato nel discernere fra bontà umana e fermezza nel rispetto dei doveri che i ruoli ricoperti assegnano. La Carta costituzionale afferma e prescrive che non ci sono né padroni, né sudditi: ci sono ruoli diversi e compiti da svolgere.
La saggezza e la mitezza taluno le scambia per remissiva debolezza. Sembra, ormai, che senza prepotenza e accomodate menzogne non si abbia il diritto di rappresentare i cittadini. Sergio Mattarella, con un gesto semplice, ci ha ricordato che l’esempio è il miglior comizio che si possa immaginare. I comuni cittadini questo lo capiscono benissimo e sicuramente lo apprezzano. Difficile è essere compresi da chi cerca di imporsi con la prepotenza o col raggiro di una stucchevole dialettica.
Noi a “quest’uomo in fila” dobbiamo gratitudine immensa perché è un uomo al quale la vita non ha risparmiato prove durissime, che Lui al vertice della nostra Repubblica traduce nella equilibrata sensibilità di sentirsi uguale agli altri”.