Rifiutato dai legali della ragazza il risarcimento offerto da Portanova

di Augusto Mattioli
SIENA. Il processo nei confronti del calciatore del Genoa Manolo Portanova e di suo zio Alessio Langella, accusati di violenza sessuale nei confronti di una ragazza, avvenuta a fine maggio dello scorso anno in una abitazione del centro storico di Siena, si terrà con rito abbreviato il prossimo 22 novembre.
La richiesta delle difese è stata accettata nell’udienza di questa mattina (16 settembre) dal gup Ilaria Cornetti.
La difesa del terzo imputato, Alessandro Cappiello, ha scelto invece il rito ordinario, salvo decidere di cambiare nel corso del dibattimento.
Nel corso dell’udienza è stata presentata dai legali di Portanova e Langella la proposta di un risarcimento per la ragazza, che lo scorso 25 luglio è stata sentita per sette ore in un interrogatorio in forma protetta, nel quale ha spiegato la sua versione di ciò che era accaduto. Fanno sapere i legali della ragazza che la proposta, la cui entità non è stata resa nota, è stata però rifiutata.
Spiega il motivo della proposta finanziaria l’avvocato Gabriele Bordoni legale di Portanova. “Manolo ha provato un profondo e autentico dolore per ciò che è successo, ma non è cosi arido da non comprendere il dolore rappresentato dalla ragazza”. E parlando della scelta dei rito abbreviato ha sottolineato che “c’è l’esigenaa di definire il procedimento con minore impegno di tempo, che è un fattore che comporta dolore in tutti i partecipanti, che sono molto giovani e tutti da preservare”.