Uno sviluppo basato sul patrimonio di storia e cultura medievale della città

SIENA. Un progetto europeo di sviluppo sociale ed economico prendendo a riferimento il patrimonio di storia e cultura di età medievale caratterizzante della città.
Ne sono convinti i relatori che hanno dato vita ieri ad un dialogo su questo tema nel corso dell’iniziativa “Il futuro nel passato di Siena” promossa dall’associazione “Senesi nel Mondo” coordinata da Sandro Vannini, svolta nell’aula magna storica dell’Università degli Studi di Siena.
Gabriella Piccinni, docente di storia medievale presso il nostro Ateneo, ha ribadito che il passato è il luogo migliore per innovare. Per fare questo è necessario coniugare antichità creativa e innovazione contemporanea. Quando Siena ha saputo bilanciarsi tra questi due estremi, inventandosi e percorrendo una strada vitale di rinnovamento e valorizzazione della memoria, ha vissuto momenti davvero alti e creativi. A Siena sono numerosi gli spunti per dare vita ad un progetto che attualizzi e declini in azioni concrete quanto ci è stato consegnato dalla civiltà medievale.
Mario Tassoni, architetto e designer, ha parlato dell’esperienza di riqualificazione territoriale da lui condotta in una zona depressa del Canavese in Piemonte per spiegare che iniziative di rilancio economico analoghe di una città sono possibili individuando una chiave di lettura caratterizzante come può essere il medioevo a Siena. Basti che si tratti di una iniziativa che nasce dal basso, anche da una singola associazione che può essere considerata un vero e proprio incubatore di idee, con il coinvolgimento di istituzioni, Università, Enti privati. Dovrà essere formato un team multidisciplinare e un comitato di coordinamento che avrà il compito di favorire la promozione del progetto. Tra le molteplici azioni da intraprendere: l’ideazione del laboratorio dei saperi, la creazione di un centro di promozione culturale, creare degli atelier ed eventi a carattere festivaliero.
A conclusione Raffella Palmiero, esperta di Europrogettazione in campo culturale, ha indicato i passi da percorrere per intercettare i contributi e finanziamenti dei bandi europei necessari a sostere un progetto così complesso e la necessità di coinvolgimento di una ampia partnership istituzionale anche al di fuori dei confini senesi.
Un invito raccolto immediatamente dal Rettore Francesco Frati presente all’iniziativa che si è dichiarato disponibile ad offrire il know how, le conoscenze e le competenze dell’Università per contribuire all’avvio di questo percorso.