SIENA. Questa mattina l’area politico culturale che si riconosce negli ideali di Aldo Moro, uno dei maggiori leader del periodo di governo della Dc, assassinato dalle Br, è stata presentata con l’associazione culturale a lui dedicata, presenti Simona Bonafè, segretaria regionale del Pd, il vicepresidente della Regione e assessore all’agricoltura Stefania Saccardi, Italia viva, e dal parlamentare Giuseppe Fioroni, impegnato nella maratona per l’elezione del presidente della Repubblica.
“Non siamo un partito, non siamo una corrente, niente di tutto questo – ha messo le mani avanti Burresi, uno dei fondatori dell’associazione, che certo però punta a coinvolgere coloro che hanno avuto esperienze politiche nella vecchia Dc – almeno a vedere i molti presenti nella sala conferenze dell’Hotel degli ulivi – ma anche ad allargare la platea degli interessati ad una politica di centro legata alle idee di Moro.
“Vogliamo fare la differenza – ha sottolineato Burresi – ma il nostro scopo è quello di essere un luogo di dibattito e di discussione, nel quale si possono trovare la sintesi sui problemi a partendo anche da posizioni diverse”.
Sembra quindi che l’associazione abbia l’ambizione di essere un punto di riferimento, il lievito di un dibattito politico-culturale in una città come Siena dal futuro ancora tutto da scrivere, che coinvolga quel Pd che guarda al centro, Italia Viva (anche se non si capisce se la lezione di Moro sia compatibile con la politica renziana) e tutta l’area per il momento incerta, che attualmente cerca spazio politico nelle liste civiche.
“Per Siena occorre guardare al futuro – ha sottolineato Burresi – con idee diverse rispetto al passato e schemi di ragionamento nuovi, ispirandosi agli insegnamenti di Aldo Moro, secondo il quale “prima di tutto conta la persona”. Certo non andando da soli, perché non si va da nessuna parte. Occorre piuttosto collaborare insieme. Del resto, la pandemia ci ha dimostrato quanto questo aspetto sia importante”.
