Il ristoratore senese e presidente Fipe, il sindacato della ristorazione di Confcommercio Siena, commenta il riconoscimento della Cucina Italiana come Patrimonio Immateriale Unesco
SIENA. “Siamo orgogliosi di questo riconoscimento che sentiamo tanto più nostro visto che Siena è città Unesco da 30 anni. L’obiettivo per noi ristoratori sarà quello di impegnarsi sempre più nel coltivare qualità e cultura del cibo insieme alle storie, alle emozioni che racconta e suscita”.
Commenta così Davide Porciatti, ristoratore senese e presidente Fipe – il sindacato della ristorazione di Confcommercio Siena – la notizia della Cucina Italiana come Patrimonio Immateriale Unesco.
“C’è soprattutto il significato culturale e sociale del fare cucina, del ricercare prodotti, del mettere in atto ricette della tradizione, del raccontare nell’essere riconosciuti come Patrimonio Culturale Immateriale sotto l’Egidia dell’UNESCO – continua Porciatti – Il che ci restituisce orgoglio, ma anche un impegno in più, una responsabilità ulteriore nello svolgere il nostro lavoro per i clienti e per tutto il territorio”.
“Come ho detto fin dal mio insediamento di sei mesi fa – è la proposta di Porciatti – Il nostro settore gioca un ruolo cruciale non solo nell’economia locale, ma anche nella promozione dell’immagine e dell’attrattività di Siena e della provincia. In questo senso al primo posto per noi c’è la realizzazione di eventi di qualità in sinergia con i Comuni. Credo che questa sia la chiave per valorizzare il territorio e attrarre un turismo d’eccellenza, sempre più qualificato e attento. Il riconoscimento Unesco lo conferma”.
“In provincia di Siena abbiamo quattro siti Patrimonio UNESCO: il Centro Storico di Siena, il Centro Storico di San Gimignano, il Centro Storico di Pienza e il paesaggio culturale della Val d’Orcia – fa notare Porciatti – Insieme al valore della Cucina italiana Patrimonio Unesco, e quindi tanto più delle nostre tradizioni senesi, è davvero fondamentale il coinvolgimento attivo degli operatori nelle iniziative promosse dalle amministrazioni comunali, il dialogo costante e costruttivo con i Comuni. I ristoratori, con la loro esperienza e la loro presenza capillare, possono e devono essere protagonisti nella co-progettazione di eventi e manifestazioni che animano le nostre città e i nostri borghi, dagli eventi sportivi a quelli legati alla storia e all’identità”.
“Esempi? Il Ricciarello Incanta Siena, domenica 14 ottobre, con l’impegno di proporre Ricciarelli di Siena Igp, gli unici che possono definirsi di Sena. Ed ancora, all’interno dell’associazione, la formazione di eccellenza come nell’iniziativa recente con l’Accademia Gualtiero Marchesi, organizzata da S.a.i.ter Confcommercio Siena, la nostra agenzia formativa, e l’Ente Bilaterale Turismo Toscano, con la collaborazione dell’Accademia chiaramente”.
“Altra proposta – conclude Porciatti – il rafforzamento della collaborazione sulla promozione di eventi sportivi di qualità rafforzando la collaborazione con gli eventi già presenti sul territorio come ad esempio sul cicloturismo. Siamo un settore strategico e lo vogliamo essere sempre più per generare valore per le imprese, per i lavoratori e per l’intera comunità, contribuendo a consolidare il territorio di Siena come destinazione di eccellenza nel panorama nazionale e internazionale”.






