Voltiamo Pagina appoggia le scelte dell'amministrazione comunale

SIENA. Dal gruppo consiliare Voltiamo Pagina riceviamo e pubblichiamo.
“Siena città della rendita. E’ la scoperta tardiva del consigliere Pierluigi Piccini. Siena ha una cultura della rendita almeno dalla fine della Repubblica Senese quando i Medici per accattivarsi le simpatie del ceto dirigente concessero la nobiltà a tutte le famiglie iscritte ai monti, i partiti di allora. Gli eroi di Montalcino morti invano, chi rimase a Siena si piegò volentieri ai privilegi che gli venivano assegnati. La rendita la fa da padrona fino ai primi anni ’50 del secolo scorso con gli agrari che controllano la città e il Monte dei Paschi limitando la capacità imprenditoriale che pure via via si manifesta, sia con le conce fontebrandine del ‘700 che con le iniziative ottocentesche in seguito alla prima industrializzazione italiana. Il massiccio inurbamento del dopo guerra, prevalentemente mezzadrile cambia il colore politico al comune di Siena, ma non la tendenza alla rendita per la concezione consociativa propria della cultura mezzadrile. Non a caso il Partito Comunista imperante nei numeri cercherà sempre un rapporto con la borghesia non sempre produttiva per il controllo della città.
Gli interventi massicci degli utili del Monte dei Paschi prima e della Fondazione poi saranno l’ulteriore elemento che narcotizzerà ed impedirà l’emergere di un ceto imprenditoriale autonomo capace di cogliere le occasioni e di competere indipendentemente dal ruolo del pubblico. In questo quadro la cultura della rendita che è storica, è stata assecondata e non certo combattuta dall’azione politica di chi ha governato fino ad oggi. Rilanciare la città attraverso l’intrapresa economica è uno dei compiti da far tremare i polsi, ma che la giunta De Mossi sta affrontando con decisione. Togliere lacci e lacciuoli, cercare occasioni di sviluppo con accordi nazionali ed internazionali che la città di Siena, con il suo prestigio, è in grado di attrarre. Tra i lacci c’è anche un sistema organizzativo impostato sempre da parte del PC, PDS, DS, PD, che privilegia all’efficacia economica e dello sviluppo il controllo politico e sociale di Siena e del suo territorio. Rimuovere questo sistema, intrecciando relazioni nuove basate sul reciproco rispetto favorisce lo svolgimento delle funzioni proprie dell’ente locale: quelle di sostenere lo sviluppo e il lavoro.
Per questo, a nostro giudizio, l’Amministrazione sta percorrendo una strada virtuosa che può dare i frutti che la comunità senese si aspetta”.