Il progetto sostenuto da fondi europei e gestiti dalla Regione

SIENA. Il progetto Parco delle Mura, fulcro della strategia urbana ConVerSi, non è nato per magia né per mera iniziativa locale: è il frutto di una precisa scelta della Regione Toscana, che ha selezionato Siena tra le città beneficiarie del Programma FESR 2021-2027 (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, strumento finanziario dell’Unione Europea che mira a ridurre le disparità economiche e sociali tra le regioni europee) e di bandi strategici come quello sulle Città murate.
In Toscana il programma ha una dotazione di 1 miliardo e 200 mila euro. Senza i fondi gestiti dalla Regione questo intervento – che prevede la riqualificazione della Fortezza Medicea, del complesso San Marco e delle connessioni verdi lungo le mura storiche – sarebbe rimasto una bella idea ma su carta. La Regione ha fornito le risorse, la cornice strategica e la procedura competitiva all’interno della quale Siena ha potuto presentare la sua proposta.
Negli ultimi giorni, però, l’amministrazione comunale e il centrodestra hanno scelto, come spesso accade, di raccontare questo intervento come se fosse solo farina del loro sacco. È una narrazione comoda, ma fuorviante. Il progetto, i fondi e l’avvio sono stati resi possibili prima di tutto dall’iniziativa e dalle scelte programmatiche della Regione Toscana.
«La verità è semplice – sottolinea la segretaria del PD Rossana Salluce – senza la Regione non ci sarebbe stato alcun “Parco delle Mura” da inaugurare. Siena ha partecipato a un bando e ha vinto grazie alla programmazione messa in campo dalla Regione Toscana su fondi europei nella disponibilità esclusiva della regione. Prendiamo atto che finalmente c’è un progetto per la città che prende corpo, ma arrogarsene il merito esclusivo significa riscrivere i fatti e negare l’evidenza».
Il Parco delle Mura potrà essere un simbolo di rigenerazione urbana e tutela del patrimonio, ma anche un’ulteriore prova che la cooperazione tra enti, senza preconcetti, funziona e porta risultati. A patto che ognuno sia disposto a fare la propria parte con onestà intellettuale nell’unico interesse della città e dei cittadini.