
SIENA. Importante novità per l’Officina Trasfusionale di Area Vasta, attiva dal 2019 all’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. A partire dal 7 luglio 2025 verranno sottoposte a lavorazione tutte le raccolte di emocomponenti dell’area vasta Toscana sudest con la centralizzazione dei presidi di Arezzo e provincia. Dopo la prima fase, avviata il 16 dicembre 2024 con la lavorazione dei presidi ospedalieri di Cortona e Sansepolcro e quella del 7 gennaio 2025 a cui si erano aggiunti Valdarno e Bibbiena, dal 7 luglio 2025 verrà completata la lavorazione del sangue e degli emocomponenti raccolti all’ospedale San Donato di Arezzo. Mentre, già partire dal 26 settembre 2023, l’Officina Trasfusionale di Area Vasta dell’Aou Senese lavora sangue ed emocomponenti raccolti nei presidi ospedalieri dell’area grossetana (Grosseto, Massa Marittima, Castel del Piano e Orbetello). Quindi, con quest’ultimo step tutti gli emocomponenti prodotti all’Officina Trasfusionale saranno pronti per essere distribuiti nei centri di tutta l’Area Vasta in relazione alle esigenze del territorio.
L’Officina Trasfusionale, la cui responsabile è la dottoressa Monica Tozzi all’interno del Dipartimento Terapie Cellulari, Ematologia e Medicina di Laboratorio, diretto dal dottor Marcello Fiorini, nasce come polo di lavorazione, qualificazione immuno-ematologica, qualificazione biologica, validazione delle unità di sangue raccolte dai Servizi Trasfusionali afferenti alle province di Siena, Grosseto e Arezzo. I prodotti lavorati vengono sottoposti a controlli di qualità e distribuiti ai servizi trasfusionali, in relazione alle loro richieste, per essere assegnati ai pazienti che necessitano di supporto trasfusionale.
«Il completamento dell’accentramento della lavorazione delle unità di sangue raccolte in area vasta Sud Est all’Officina Trasfusionale dell’Aou Senese – ha detto Simona Carli, direttrice CRS – rappresenta un grande passo verso la conclusione di questo percorso che ha richiesto molto tempo sia per la realizzazione delle strutture che dovevano accogliere le attività, sia per il completamento dell’organico con le diverse figure professionali previste. A livello regionale al momento attuale le attività sono accentrate al 100% in area vasta Toscana nordovest e al 70% in area vasta centro (dove il raggiungimento del 100% è legato alla realizzazione della struttura per accogliere tutte l’attività). Oggi – ha aggiunto Carli -, si completa la centralizzazione nell’area vasta sudest, con la centralizzazione della lavorazione di Arezzo. La realizzazione dell’Officina Trasfusionale Regionale consente rilevanti economie di scala, ma soprattutto permette di ottenere ulteriori livelli di qualità e sicurezza degli emocomponenti, garantendo, inoltre, rapidi adeguamenti in caso di emergenze da patogeni. Come Centro Regionale Sangue della Regione Toscana voglio esprimere grande soddisfazione per questo traguardo e ringraziare l’Aou Senese e l’Ausl Toscana sudest per l’impegno costante pur in un periodo di oggettiva difficoltà».
«Oggi conseguiamo un altro importante obiettivo della collaborazione fra l’Aou Senese e l’Ausl Tse – ha spiegato Antonio Barretta, direttore generale Aou Senese –. Infatti, con l’accentramento all’Aou Senese della lavorazione del sangue dell’ospedale San Donato di Arezzo, tutto il sangue raccolto nelle tre province di Siena, Arezzo e Grosseto sarà lavorato dall’officina trasfusionale del nostro ospedale. Saranno circa 60mila le sacche di sangue lavorate ogni anno a Siena, tale volume consentirà di allinearsi ai migliori standard di qualità ed efficienza definiti a livello nazionale e internazionale».
«Va oggi a compimento un processo che le aziende sanitarie hanno gestito su indicazione della Regione Toscana, di concerto con il mondo delle associazioni dei donatori – ha dichiarato il direttore generale dell’Ausl Tse, Marco Torre -. Diamo così attuazione alla programmazione di area vasta che ci vede impegnati dal 2022, quando ebbe inizio il processo di concentrazione con delle risorse dalle officine trasfusionali della provincia di Siena. Nel 2023 è stata inclusa tutta l’area grossetana e in un doppio step 2024/’25 è stata ricompresa anche la provincia di Arezzo. In un’ottica di programmazione di area vasta, questo processo ci permette di ottimizzare le risorse, migliorare il servizio nei confronti della comunità dei donatori, quindi va nella direzione della ‘medicina del valore’, l’approccio a cui stiamo lavorando. L’accentramento del lavoro di officina trasfusionale permetterà ulteriori implementazioni relative alla medicina trasfusionale e rigenerativa».