Piero Gamacchio, a lungo giudice di Tribunale e poi in Corte d’Appello, va in aspettativa da oggi e poi in pensione da luglio

MILANO. La notizia è tra le righe di un articolo della Corriere della Sera, dedicato al giudice 67enne “Piero Gamacchio, a lungo giudice di Tribunale e negli ultimi anni in Corte d’Appello”, che “va in aspettativa 45 giorni subito già da oggi, e poi in pensione da luglio”. Il pezzo ricorda la carriera di altissimo livello del giudice ma anche un vizietto poco edificante, quello di non pagare i conti. Problemi suoi. Però, fino ad uncerto punto, dato che va in aspettativa per 45 giorni (e poi in pensione a luglio) proprio “alla vigilia dell’Appello per i bilanci falsi del Monte dei Paschi di Siena (cioè del riesame delle condanne del banchiere Mussari e degli istituti Nomura e Deutsche Bank, che avrebbe dovuto presiedere a partire dal 14 maggio)”.
“Salta così (e slitterà mesi davanti a un nuovo collegio) proprio l’ultimo suo processo in agenda prima della pensione, Mps. Calendario non sfuggito ieri sia ai difensori degli imputati sia ai magistrati d’accusa”, scrive ancora il Corriere.