SIENA. Dal Movimento Civico Senese riceviamo e pubblichiamo.
“L’offerta pubblica di acquisto e scambio del Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca, che quando fu annunciata non sembrava essere possibile, grazie alla tenacia ed all’impegno profusi dai promotori dell’operazione, ha raggiunto l’obiettivo in attesa di un ulteriore tassello: il raggiungimento del 66% per poter attuare l’incorporazione.
Se questo traguardo verrà raggiunto si affermerà nello scenario finanziario italiano la presenza di un nuovo e unico soggetto che racchiuderà sia l’operatività di una classica banca che quella propria di un istituto di investimento.
Si tratta di un obiettivo ambizioso che dovrà essere gestito in modo consapevole e con uno staff ai massimi livelli perché questa delicata e complessa gestione possa risultare vincente. Occorrerà, infatti, amministrare la banca e contestualmente assicurare investimenti strategici facendo sì che si possa controllare il quotidiano ed essere, allo stesso tempo, pienamente coinvolti nello scenario del mondo economico finanziario.
E’ una sfida interessante che, se avrà buon fine, genererà una grande rivoluzione tale da ripensare tutto il settore economico-finanziario nazionale e non solo.
Che l’operazione sia di tutto rilievo è dimostrato anche dal recente ingresso di BlackRock, il più grande gestore di asset a livello globale, nel capitale di MPS con una partecipazione potenziale del 5,011%.
Andando più nel dettaglio dell’operazione, è bene sottolineare come la stessa presenti alcuni indiscutibili vantaggi. Avendo superato la soglia del 50%, MPS può blindare la governance di Mediobanca diventando contemporaneamente il primo azionista rilevante di Generali, di cui Mediobanca detiene una quota del 13%.
Dal superamento della predetta soglia, consegue la possibilità per MPS di ottenere i crediti fiscali differiti che dovrebbero impattare positivamente sul bilancio consolidato del gruppo. L’integrazione tra competenze complementari (Investimento e Retail) dovrebbe consentire un flusso diversificato di ricavi e una maggiore competitività sul mercato. Per gli azionisti, inoltre, potrebbero prospettarsi dividendi generosi.
Tuttavia, occorrerà anche prestare attenzione ad alcuni rischi tra i quali una possibile mancata integrazione armoniosa e la resistenza del Management di Mediobanca.
E’, comunque, indubbio che tutta l’operazione, oltre a suscitare un forte interesse nel panorama bancario per gli elementi di novità di cui è portatrice, ha permesso al MPS di acquisire nuova vitalità dando al nostro territorio altre opportunità di crescita che una disastrosa politica di sinistra aveva sterilizzato”.






