L’intervento del consigliere democratico sul bilancio preventivo comunale 2025-2027
SIENA. “La formazione dei bilanci preventivi dei Comuni per il triennio 2026-2028 è segnata da una significativa stretta finanziaria derivante dalle recenti manovre governative, con obblighi di accantonamento per gli enti locali pari a 290 milioni di euro annui per il periodo 2026-2028 (rispetto ai 140 milioni del 2025); Vincoli sul personale, turnover e rinnovi contrattuali; ed infine, per il
PNRR, la Corte dei Conti prevede che i relativi investimenti del PNRR contemplino la previsione di spesa della gestione e manutenzione delle relative realizzazioni.
Anche quest’anno nessun cambiamento su IMU e IRPEF.
La Giunta di Nicoletta Fabio non ha lavorato nemmeno a questo giro per rivedere agevolazioni fiscali utili per affrontare i cambiamenti economici. Si ricorda che Siena registra uno dei tassi di inflazione più alti d’Italia, dove i salari hanno perso circa il 10% del loro potere di acquisto ed i prezzi sono aumentati del 25%. Una delle città più care d’Italia. Occorrerebbe una fiscalità più progressiva, agevolando l’accesso ai servizi pubblici per famiglie e studenti, favorendo gli affitti ed incentivando l’uso di locali vuoti per nuove attività di vicinato.
La Giunta Fabio insiste sulle multe, che dai 12,5 milioni di euro stimati nel 2025 passano ai 14 mln del 2026, riconfermati anche nel 2027 e nel 2028. Al contempo, insistiamo anche noi opposizione invece nel richiedere la creazione di nuovi servizi e aumentare entrate sostenibili con le loro tariffe, migliorando la vita dei senesi.
Anche le riserve economiche del Comune sembrano fragili. Il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (per somme difficili da riscuotere) continua a il suo trend, con previsioni intorno ai 14 mln. nel 2026, 2027 e 2028.
Per mantenere l’equilibrio di bilancio, si fa affidamento su entrate straordinarie, come i 2,7 milioni da oneri di urbanizzazione. Tuttavia, avverto nuovamente che questa previsione potrebbe essere troppo ottimistica a causa dei limiti edilizi futuri, dati dalle prossime salvaguardie degli strumenti urbanistici per i ritardi nella loro ideazione da parte di questa Amministrazione.
In una Città che continua a perdere posti di lavoro (crisi Avichianti e Paycare, Beko e riorganizzazione GSK), in cui la programmazione urbanistica è ingessata nelle salvaguardie e nei ritardi e non si esercita il ruolo di capoluogo per coordinare i soggetti dell’innovazione (TLS, Biotecnopolo, fondazione Saihub e le due Università) per produzioni di alta qualità e precisione o per moderne manifatture, dovremmo almeno riuscire a valorizzare il ruolo economico del Comune, che si limita invece a tirare avanti, invece di contribuire a rilanciare la Città attraverso le leve dell’indebitamento per investimenti e di una maggiore equità fiscale ed agevolazioni ai cittadini, diminuendo i tributi.
Il bilancio non ha coraggio e si mantiene sempre molto standard.
Negli anni precedenti avevamo affermato che la stretta dallo Stato sarebbe arrivata e così è stato. Aver avuto più coraggio, nei limiti delle possibilità e della normativa amministrativa e fiscale avrebbe pagato.
Adesso che ci sarebbe bisogno di supportare al massimo la cittadinanza e con crisi aziendali importanti ci troviamo invece a tirare i remi in barca e ad avere le mani legate.
E’ ormai evidente che continuare a fare le stesse cose sperando che la realtà sia diversa o migliore è illusorio per i cittadini e per il Comune stesso.
Vanno messe in campo modalità e idee diverse, dare centralità ai bisogni di famiglie e imprese e con loro instaurare modalità di collaborazioni nuove e differenti.
Non si tratta solo di risorse, ma anche e soprattutto di essere pienamente in linea con le esigenze che la città esprime”.






