
SIENA. «I CPR non sono la bacchetta magica: se davvero fossero la soluzione alla criminalità, perché Fabio non ne rivendica uno per la nostra città? La sindaca continua a fare il tifo per i Centri di Permanenza per il Rimpatrio, ripetendo le parole di Donzelli e celebrando il governo Meloni, ma i toscani non sono d’accordo: secondo un sondaggio Emg Different il 60% rifiuta di avere un CPR vicino casa. Come sempre, le ricette della destra sono semplici solo perché scaricano i problemi sugli altri», dichiara Bonella Martinozzi, candidata del Movimento 5 Stelle a Siena.
«È facile vendere slogan securitari, molto meno spiegare ai cittadini come si combatte seriamente la criminalità legata al fenomeno dell’immigrazione – continua – il Movimento 5 Stelle è per discutere di strategie concrete: corridoi umanitari finanziati dall’Unione Europea e permessi di lavoro regolari per spezzare le catene del caporalato. Un approccio che, tra l’altro, riflette la sensibilità del 69% dei toscani, favorevoli all’accoglienza dei minori più vulnerabili».
«Come se non bastasse – conclude Martinozzi – la destra nasconde le proprie contraddizioni, visto che sono oltre 30.000 gli sbarchi nei primi sei mesi del 2025, +15,5% rispetto all’anno precedente. E questi sarebbero i successi del Governo Meloni? La Toscana non ha bisogno di propaganda a buon mercato: servono politiche intelligenti e rispettose, fatte di rimpatri volontari assistiti, formazione e lavoro regolare. Solo così l’immigrazione può diventare una vera occasione di crescita, nel segno della sicurezza e della dignità umana».