
SIENA. “Non ho soldi! Non ti preoccupare, quello che conta è la salute… Ma oggi la salute, diritto acquisito con anni di sudore e sacrifici, vacilla e non poco”. Ad affermarlo è Simone Lorenzetti, candidato al consiglio regionale per la lista “È Ora”, a sostegno di Alessandro Tomasi presidente, che lancia l’allarme sulle condizioni dell’ospedale Le Scotte di Siena e più in generale sullo stato della sanità provinciale e toscana. Lorenzetti punta il dito contro un deficit strutturale di 160 milioni di euro che pesa come un macigno sul sistema sanitario locale: “Siamo di fronte a liste d’attesa chilometriche e a servizi che vanno avanti solo grazie alle possibilità umane dei dipendenti, veri e propri ‘vittime’ di scelte sbagliate fatte dai governi di centrosinistra”, spiega il candidato.
A preoccupare è anche il crescente disagio tra il personale medico e infermieristico: “Infermieri, medici e professori eccellenti hanno le valigie pronte per lasciare Siena. Il caso di Casella è solo uno dei tanti. Questo impoverimento di figure apicali genera un fermento interno difficile da gestire, con ripercussioni sui servizi destinati a cittadini e pazienti”. Secondo Lorenzetti, le criticità non si spiegano solo con la scarsità di risorse o con l’invecchiamento della popolazione: “L’Italia registra da anni un calo della natalità, eppure i meccanismi si ingolfano. Evidentemente ci sfuggono delle cose che rendono la vicenda quasi inspiegabile”. Il candidato della lista “E’ Ora” denuncia il rischio che l’ospedale di Siena si trasformi in una struttura burocratica, “costruita su meccanismi non funzionali alla cura del paziente. E poi fa tanto rumore quel silenzio degli organismi interni: non si sentono più le voci dei professionisti. In passato c’erano dibattiti aspri ma costruttivi, oggi regna una preoccupante assenza di confronto”.
Altro nodo critico sono i bandi Estar, “totalmente da rivedere. Dovrebbero servire a ridurre i costi e invece li stanno ampliando”, sottolinea Lorenzetti, che ricorda come l’azienda ospedaliera senese sia “la realtà lavorativa più grande della provincia, con la funzione medica e sociale più importante. Eppure le istituzioni non si prendono cura di lei”. Per il candidato del centrodestra è necessaria una svolta: “La stangata Irpef proposta dalla sinistra non è certo lo strumento per sistemare la sanità. Serve un approccio diverso, trasparente e partecipato, che coinvolga davvero i professionisti e metta al centro i bisogni delle persone, non solo i numeri dei bilanci”. “La sanità è un problema regionale, ma a Siena è ancora più evidente. L’ospedale, uno dei più importanti d’Italia fino ai primi anni 2000, oggi non vede una prospettiva rosea. È ora di restituire dignità, efficienza e umanità al sistema sanitario regionale”, conclude Lorenzetti. “Siena e la Toscana meritano una sanità che funzioni e che sia capace di rispondere ai bisogni di oggi e di domani. Questo è il mio impegno”.