"La riorganizzazione del settore impostaci dall’Europa e tradotta dal Governo italiano è un totale fallimento"
SIENA – Quanto accaduto ai due turisti americani aggrediti nella contrada dell’Onda dopo essere stati improvvidamente accompagnati pare da una guida turistica evidentemente poco professionale e per niente conoscitrice della tradizione che sta alla base di una manifestazione popolare e religiosa qual è il Palio di Siena, evidenzia come la riorganizzazione del settore impostaci dall’Europa e tradotta dal Governo italiano sia un totale fallimento. « Questo spiacevole episodio è generato da una normativa europea sbagliata che mira ad invadere il mercato culturale e del lavoro con persone provenienti dai paesi appartenenti all’UE, spesso senza un’adeguata preparazione professionale e senza una conoscenza diretta del territorio, delle sue tradizioni, degli usi e dei costumi delle comunità locali. Mi chiedo come sia possibile che un Paese come l’Italia, che conservando il più numeroso ed importante patrimonio artistico e culturale del Mondo rappresenta senza ombra di dubbio l’emblema mondiale della cultura, si faccia dettare le regole in questa materia da una manciata di burocrati europei che non hanno neppure in minima parte la stessa esperienza che può vantare il nostro Paese. Quanto sta accadendo in questo settore è l’ennesima riprova della volontà europea di minare alle basi la nostra identità ed il nostro tessuto sociale ed economico a vantaggio delle lobbies del turismo mondiale. Già nel 2014 la Lega Nord ha fatto un intervento in Senato opponendosi a questo decreto.» afferma Barbara Grdanicki, guida turistica operante sul territorio di Siena e provincia e membro del dipartimento turismo della Lega Nord Siena, mentre il consigliere regionale Marco Casucci ricorda come l’argomento sia stato affrontato anche all’interno del consiglio regionale appena qualche settimana fa con una mozione approvata: «Quanto sta accadendo alle guide turistiche evidenzia la totale incoerenza e lo sbando del PD al Governo, che da un lato vara leggi accondiscendenti con l’imposizione europea e dall’altro poi fa finta di porvi rimedio quando si deve confrontare con le categorie che le loro stesse leggi le subiscono ricevendone dei grossi danni, così come accaduto anche con la direttiva Bolkestein. Abbiamo già provveduto nei mesi scorsi a far approvare una mozione in consiglio regionale che impegnasse il Governatore a sollecitare un riordino complessivo del settore a livello nazionale. Purtroppo ad oggi non abbiamo notizie in merito, con in mezzo un rimpallo tra Tribunali Amminstrativi e Consiglio di Stato. Quello che possiamo fare è mantenere alta l’attenzione sull’argomento, anche se sarebbe stato sicuramente meglio intervenire prima che si concludesse il periodo di picco massimo del turismo.»